VISIONI DAL MONDO 11 - I premiati di Visioni Incontra
Si è conclusa ieri con successo e con una straordinaria presenza di professionisti del settore l’edizione 2025 di
Visioni Incontra, la sezione Industry del
Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo, curata da Cinzia Masòtina, head of Industry, che si è svolta l’11 e il 12 settembre al Teatro Litta.
Una giuria composta da professionisti del settore nazionali e internazionali, ha decretato i vincitori tra i 17 progetti documentari in Concorso, italiani e internazionali, Work in progress, ossia progetti già a produzione avviata o in post-produzione e Final development, progetti già sviluppati che hanno appena avviato o avvieranno la produzione nei prossimi mesi.
I premiati di Visioni Incontra:
Il Premio Visioni Incontra Miglior Progetto Documentario 2025 va a "
Shane", regia di Francesco Cannavà prodotto da Zenit Arti Audiovisive, produttore Massimo Arvat, con la motivazione: per aver trovato una chiave di accesso originale e tenere i riflettori accesi su un tema estremamente urgente dove il corpo e il pensiero della donna è ancora un tabu da punire.
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Shane" si aggiudica anche il
Premio sottotitoli Lo Scrittoio, con la motivazione: per l’importanza di raccontare storie di lotta e resistenza, soprattutto al femminile, perché in particolare il pubblico più giovane possa capire come nel mondo esistano ancora troppe realtà dove la violazione della dignità umana è la regola e non l’eccezione. Un omaggio al coraggio e alle battaglie delle donne in Iran come in Italia e in ogni altro paese al mondo.
Il "
Premio Archivio Documentario Luce" va a "
Bengal’s Darkest Hour - the Famine and Churchill’s War", regia di Diego D’Innocenzo prodotto da TERRA Srl, produttore Diego D’Innocenzo, con la motivazione: abbiamo il dovere di portare alla luce una storia dolorosa, rimossa, mai raccontata e che attraverso le voci degli ultimi sopravvissuti possiamo ancora ascoltare; e a "
L’Incontro", regia di Fabrizio Galatea prodotto da Zenit Arti Audiovisive, produttore Massimo Arvat, con la motivazione: una storia necessaria in un periodo storico difficile nel quale intraprendere un percorso per il superamento del conflitto e dell'odio sembra impossibile.
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L’Incontro" si aggiudica anche il
Premio La Compagnia con la motivazione: riconoscendone la forza e l’urgenza del racconto. Attraverso la vicenda personale di Giorgio Bazzega, il film promette di affrontare con sguardo intimo e rigoroso le ferite ancora aperte degli anni di piombo, mostrando il potere trasformativo della giustizia riparativa: un percorso di ascolto e riconoscimento reciproco capace di trasformare dolore e conflitto in dialogo. Questo premio è anche un auspicio che il progetto possa completare il proprio percorso produttivo e arrivare presto sul grande schermo, offrendo al pubblico un’opera di alto valore civile ed emotivo. Lo stesso progetto vince anche il
Premio Wanted Cinema, con la motivazione: questo documentario incarna pienamente lo spirito del manifesto di Wanted Cinema, che promuove un cinema capace di interrogare il presente, stimolare il pensiero critico e generare dialogo nelle sale. Affrontando con coraggio il tema della giustizia riparativa e della memoria degli anni di piombo, il film racconta un percorso di riconciliazione autentico e trasformativo. È un’opera necessaria, che parla al cuore del nostro tempo e invita lo spettatore a interrogarsi sul significato profondo di ascolto, responsabilità e umanità.
Il "
Premio Bio to B" va a "
Sereti. A Search for Love", regia di Carlotta Piccinini, prodotto da Sayonara Film, produttrice Olga Torrico, con la motivazione: per la forza e l’urgenza con cui affronta il tema della mutilazione genitale femminile, trasformandolo in un racconto di emancipazione, cura e resistenza. Un’opera che mette al centro il corpo e la voce delle donne, realizzata da professioniste che scelgono lo sguardo femminile come strumento di libertà e sorellanza, offrendo un contributo di straordinaria rilevanza civile e culturale.
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Women of Peace: a journey into the war," regia di Keren Shayo, prodotto da Les Films du Sillage, Alma Films e Clin d’oeil Films, produttori Sylvie Brenet, Arik Berstein, Talia Berstein, Hanne Flypo, si aggiudica il
Premio Millennium Docs Against Gravity Film Festival con la motivazione: nel tempo dell’incertezza, del caos, della guerra e del genocidio abbiamo bisogno di eroi della pace. Per questo le protagoniste ritratte nel progetto possano portare un cambiamento e mostrare la tragedia da un’altra prospettiva, questa volta promettente.
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A The Golden Swan", regia di Anette Ostrø, prodotto da Fri Film, produttore Beathe Hofseth, la
Menzione Speciale Visioni Incontra 2025, con la motivazione: per averci portato nell'intimità di un dolore personale e familiare riuscendo a mantenere comunque la distanza necessaria a coinvolgere spettatori universali. La perdita di un familiare è sempre un dolore. E quindi ringraziamo Annette Ostro per averlo condiviso.
L’
11° Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo ideato e diretto da Francesco Bizzarri, con la direzione artistica di Maurizio Nichetti, si concluderà domani domenica 14 settembre con la cerimonia di premiazione, aperta al pubblico, alle 20.00 al Teatro Litta.
13/09/2025, 13:36