CORTE DEI CORTI 4 - Miglior documentario
"Silvio Curto e il tempio salvato"
L'Accademia delle Scienze di Torino è orgogliosa di annunciare che il cortometraggio
Silvio Curto e il tempio salvato, prodotto dall’Accademia, è stato decretato miglior documentario alla quarta edizione del "Corte dei Corti Film Festival" di Acqui Terme.
Il cortometraggio, scritto da Silvia Rosa-Brusin, giornalista che ha tenuto a battesimo Tg scientifico Leonardo di Rai 3, per la regia di Giulio Cavallini, giovane regista emergente che si è fatto notare anche a Hollywood con il corto Ratavoloira (2021), racconta una delle più straordinarie imprese di conservazione del patrimonio culturale del XX secolo: il salvataggio dei templi della Nubia, in Egitto, destinati a essere sommersi per sempre dalle acque del Nilo dopo la costruzione della Diga di Aswan.
Il premio, che è stato ritirato dal regista Giulio Cavallini, è stato assegnato: "Per la narrazione attenta ed evocativa di uno dei più importanti e spettacolari interventi di salvataggio del patrimonio culturale mondiale. Per la incisiva testimonianza della passione e del lavoro di una delle figure fondanti dell’egittologia italiana, unita alla documentazione del fondamentale sforzo di ricerca, studio e salvataggio operato da due istituzioni scientifiche pilastri del panorama culturale italiano, quali l’Accademia delle Scienze e il Museo Egizio di Torino”.
Negli anni '60, decine di nazioni si unirono sotto la guida dell'UNESCO in un'impresa che oggi sarebbe considerata impossibile: conservare un patrimonio che non apparteneva solo all'Egitto, ma a tutta l'umanità. Il taglio e lo spostamento dei templi di Abu Simbel rappresentò un capolavoro di tecnologia, un colossale cantiere che operò in condizioni difficilissime mentre le acque del Nilo salivano inesorabilmente.
L'Italia fu tra i protagonisti di questa sfida epocale e, come riconoscimento per il proprio contributo, ricevette in dono il tempio di Ellesiya, il più antico tempio rupestre della Nubia. Fu Silvio Curto, Direttore del Museo Egizio di Torino per vent’anni dal 1964 e Accademico delle Scienze, a staccarlo personalmente dalle rocce in una corsa contro il tempo.
“Siamo felici che la nostra scelta di avviare più di un anno fa la serie di documentari 'L'Accademia racconta', corti che raccontano vicende , personaggi, scoperte e idee dell'Accademia delle Scienze nella storia, stia dando i suoi frutti" - ha dichiarato il Presidente dell'Accademia delle Scienze di Torino, Marco Mezzalama - Attraverso questa serie vogliamo mostrare come la scienza sia fatta di persone, di passioni, di sfide che da Torino varcano i confini nazionali. La storia del salvataggio del tempio di Ellesiya rappresenta perfettamente lo spirito che anima i nostri documentari: raccontare non solo cosa è stato scoperto o salvato, ma come e perché, mettendo al centro le storie umane che hanno reso possibili queste straordinarie imprese".
Nel 1970, il tempio venne ricostruito a Torino grazie a una straordinaria gara di generosità tra enti pubblici e privati. Oggi rappresenta l'ultimo grande reperto arrivato nel Museo Egizio, che l'anno scorso in occasione del suo bicentenario ha reso accessibile gratuitamente al pubblico il tempio. Il documentario utilizza i film storici dell'UNESCO e la preziosa testimonianza di Alessandro Roccati, allora giovanissimo egittologo e oggi Accademico delle Scienze, per riportare in vita quegli anni straordinari e le immense difficoltà incontrate.
Dopo un attento restauro e un innovativo lavoro di ricostruzione storica reso visibile attraverso un suggestivo videomapping, proiettato sui blocchi del tempio, Ellesiya oggi è visitabile gratuitamente al Museo Egizio a Torino, testimonianza tangibile di come la cooperazione internazionale possa preservare i tesori dell'umanità per le generazioni future.
23/09/2025, 12:21