CASTROVILLARI FILM FESTIVAL 7 - I vincitori
Ancora una bella dimostrazione di come le capacità ed i talenti regionali sanno includere eccellenze e rilanciare diffusamente le sensibilità cognitive di Donne e Uomini appassionati alla creatività e forza del cinema nel cogliere, scoprendoli, stupendi ed imperdibili attimi fuggenti della realtà per come sorprendono e provocano.
L’ha consegnata nella tre giorni, dal 19 al 21 settembre 2025, al Castello Aragonese, la 7^ edizione del
Castrovillari Film Festival/Festival Internazionale del Cortometraggio d’Autore, organizzato dall’Associazione Culturale “Chimera Aps” che ha scelto 16 corti per le proiezioni, su 1903 provenienti da 97 Paesi, mettendone solo 11 in concorso e 5 di registi calabresi di cui 4 castrovillaresi altrettanto attenzionati.
La Rassegna, tra incontri e masterclass, ha accolto tra gli ospiti anche il docente UNICAL Carlo Fanelli per il quale la collaborazione del Dipartimento di Studi Umanistici con il Festival apre ad una formazione diffusa e dedicata per gli studenti interessati a tale espressività che, preparandosi negli studi scelgono questa creatività per dilatare le proprie attenzioni e affinare vocazioni ed inclinazioni culturali che aiutano al discernimento.
Valore rilanciato anche da Giampaolo Calabrese, project manager della Fondazione Calabria Film Commission (finanziatrice del Festival), che, nell’ultima serata, ha consegnato il
premio speciale Autore Calabrese dell'Anno al regista castrovillarese
Antonio Romagnoli con la seguente motivazione :”
Per aver consolidato una cifra autoriale nitida, capace di intrecciare ricerca visiva, rigore stilistico e profondo radicamento culturale; per aver trasformato il paesaggio calabrese da semplice sfondo a materia narrativa e simbolica che modella sguardi, corpi e destini; e per averci ricordato che il cinema può essere ancora avventura dello sguardo e dello spirito, capace di sondare il senso profondo dell’amore materno tra la ferita dell’abbandono e la possibilità della riconciliazione."
Fattori che sottolineano il suo cortometraggio “
Aspis”, presentato in anteprima regionale, ribadendo oltre il ruolo di queste creazioni artistiche anche il significato per la crescita sostanziale della nostra regione la quale non può fare a meno di calabresi che danno contenuto ed impeto a tutto quello che è presente nel personale del nostro popolo dove è possibile comprendere la grandezza dell’appartenenza e dell’identità che lo anima.
Elementi, inoltre, argomentati dai direttori artistici del Festival, il regista Antonio La Camera e il compositore Francesco Sottile, i quali oltre a rappresentare la loro soddisfazione per l’ennesima conferma dell’evento internazionale, hanno evidenziato la bontà della rassegna, spiegandola come una storia, in progress, di vita e bellezza in quanto somma espressione tra l’Uomo e un genere di arte globale dove tutti gli aspetti del reale si possono esprimere in pienezza.
Assunti testimoniati, per altro, dai premiati come è stato deliberato per: “
+10K” di Gala Hernández López quale
Miglio Cortometraggio e
Miglior Regia; “
Through Your Eyes” di Nelson Yeo a cui è andato il
Gran Premio della Giuria; “
Things Hidden Since the Foundation of the World” di Kevin Walker e Irene Zahariadis che ha ricevuto la
Menzione Speciale della Giuria epremiato per la
Miglior Fotografia; ed ancora “
Samba Infinito”
Premio Studenti Dipartimento di Studi Umanistici UNICAL; “
Where Are You Samuel?” di Samuele Leogrande
Premio del Pubblico;
Rein Maychaelson e
Corenne Ong per “
Sammi, Who Can Detach His Body Parts” premiato per
Miglior Sceneggiatura;
Flávio Hamilton per “
The Last Harvest” premiato per
Miglior Attore;
Nai Djenar Maisa Ayu per “
Sammi, Who Can Detach His Body Parts” per
Migliore Attrice;
Kevin Waker per “
Things Hidden Since the Foundation of the World” riconosciuto per la
Miglior Fotografia;
Armiliah Aripin e
Nelson Yeo per “
Through Your Eyes” per
Miglior Montaggio;
Valeria Miracapillo per “
Fallen Houses” per
Migliore Colonna Sonora Originale.
Occasioni quanto mai importanti, in questo Tempo particolarmente difficile e compromesso da divisioni e contrapposizioni, per raccontare storie sotto forma di medicina narrativa: sicuramente il motore di ciò che siamo per abbattere “muri” di ogni genere e strumento che aiuta il cambiamento sociale poiché basato sulla convinzione che è necessario vedere il mondo e noi stessi in modo diverso attraverso lo scambio di storie vere.
Come dire che solo Insieme si riconosce la necessità di un cambiamento che i cortometraggi, ed ancor più questa edizione, hanno lanciato tra i messaggi voluti e presenti nell’ “ordito” delle opere proiettate.
23/09/2025, 20:12