MENTE LOCALE - VISIONI SUL TERRITORIO 12 - Dal 25 ottobre
al 2 novembre nelle province di Modena e Bologna
Ci sono le recenti alluvioni in Spagna, e l’impatto emotivo che esse anno nel senso di perdita che suscita la distruzione. Ci sono le radici, da recuperare attraverso il viaggio e la completa immersione del corpo nel proprio passato, o attraverso il linguaggio evocativo della poesia. C’è il dramma dei rifugiati, cui la terra viene sottratta da vivi e da morti, e ci sono i paesaggi silenziosi e lenti dei pastori, con sguardi che si somigliano da un lato all’altro del mare. Gli sguardi contemporanei dei documentaristi di tutto il mondo sulle città, i paesaggi urbani e rurali e le storie di vita ad essi collegati tornano a
Mente Locale - Visioni sul Territorio, il primo festival italiano di cinema documentario interamente dedicato al racconto del territorio. La dodicesima edizione si svolgerà da sabato 25 ottobre a domenica 2 novembre nelle province di Modena e Bologna, nei comuni di Valsamoggia e Loiano (Bologna), Savignano sul Panaro e Castelnuovo Rangone (Modena), per dare vita come ogni anno a un festival diffuso, ospitato da sale indipendenti e in luoghi solitamente non raggiunti da festival, che risponde alla sfida di creare comunità attorno alle sale cinematografiche.
L’edizione 2025 vede per il terzo anno consecutivo la direzione artistica di
Leena Pasanen, una delle figure internazionali di riferimento nel mondo del cinema documentario, già direttrice dell’European Documentary Network, di DOK Leipzig e di Biografilm Festival, oltre che testimonial ideale dello slow living: finlandese di origine ma cittadina del mondo, la Pasanen si è stabilita infatti nel 2019 sulle colline di Grizzana Morandi, in provincia di Bologna, in una fattoria circondata dai suoi amati cavalli e da vigneti.
Sono 18 i film – tra lungometraggi, medio e cortometraggi, di cui sei anteprime nazionali- in gara per la competizione internazionale, che saranno valutati dalla giuria composta da Silvana Bezzola Rigolini è storica, archeologa e produttrice di documentari e progetti multimediali per la RSI – Radiotelevisione Svizzera di Lingua Italiana; Marta Rocchi, ricercatrice in Cinema, Fotografia, Radio, Televisione e Media Digitali al Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna; infine Michele Mellara, regista e sceneggiatore (Premio Solinas Miglior Sceneggiatura nel 2002 per Fortezza Bastiani), socio fondatore di Mammut Film e docente all’Università di Bologna, che assieme ad Alessandro Rossi ha realizzato film proiettati in centinaia di festival in tutto il mondo.
Tra i film in anteprima italiana spiccano "
We are inside" di Farah Kassem (Libano, 2024, 180’), che segue il ritorno del regista, dopo più di un decennio, nella sua città natale, Tripoli, ultima occasione per riconnettersi con il mondo del padre in una conversazione che gioca sulla comune lingua della poesia. Al tema del recupero
delle radici è dedicato anche "
Through the Roots" di Maria Ponomariova e Daria Titova (Olanda, 2024, 15’12’’): un singolare cortometraggio di danza in cui la coreografa Daria Titova si riappropria del proprio passato attraverso un viaggio nel villaggio del nonno, in Russia, interpretando attraverso il corpo e i movimenti quell’anelito di riconnessione con la propria eredità. "
Until we rest" di Ghina Abboud (Qatar, 2025, 60’) segue la storia del sessantenne Enad, rifugiato siriano in Libano, che sfida il destino cercando un terreno dove seppellire la sua gente, mentre i suoi figli rischiano la vita tentando la fuga via mare. E ancora "
Les imatges arribaren a temps" di Jaumie Carriò (Spagna, 2025, 6’), cortometraggio che nasce dall’impatto emotivo che le catastrofi naturali in Spagna hanno avuto sul regista: un saggio visivo che riflette sulla perdita e che analizza il modo in cui la società trattiene i suoi ricordi.
Tra i film italiani in concorso "
Dear Audience" di Enrico Baraldi (Italia-Ucraina, 2025, 73’) in cui il regista segue la quotidianità di Yulia e Natalia, attrici di Kyiv scappate dalla guerra e rifugiate a Bologna, e il loro viaggio di ritorno in Ucraina quando giunge la notizia della riapertura dei teatri. E ancora "
Radio Solaire" di Federico Bacci e Francesco Eppesteingher (Italia, 2024, 75’), storia del bolognese Giorgio Lolli, rivoluzionario delle onde radio, che in 40 anni ha dato vita a oltre 500 emittenti in Africa, ridando voce, identità e libertà alle comunità locali. "
Arcadia America – Journey to the deep south of the United States" di Raffaele Manco (Italia-USA, 2024, 102’) è un viaggio nel profondo sud degli Stati Uniti d’America, tra persone, storie e luoghi segnati dalla storia del Paese, una riflessione sull’inizio e la fine del grande sogno americano. Dalla Sardegna arrivano "
Appunti per una storia sarda" di Daniele Maggioni (Italia, 2024, 15’38’’), storia di un rapimento ricostruita attraverso le immagini private del regista, girate nel corso degli anni; e ancora "
Ci sedevamo sul tappo. Porto Rotondo, il borgo inventato" di Anna Testa (Italia, 2024, 60’), storia di una delle mete di mare più note al mondo e della sua “invenzione” da parte dei fratelli Nicolò e Luigino Donà dalle Rose, a 60 anni dalla sua nascita nel 1964: con interviste a Marcello Fois, Nicola Pietrangeli, Enrico Vanzina, Carolina Rosi, il documentario esplora la rivoluzione sociale, economica, culturale che trasformò per sempre il volto della Gallura durante gli anni del boom economico.
Al miglior film verranno assegnati durante la cerimonia di domenica 2 novembre, a partire dalle ore 11 all’Agriturismo Il Castellazzo di Monteveglio (Valsamoggia, Bologna), i 2 mila euro del Premio Mente Locale Visione Globale, cui si affiancano altri premi e menzioni, tra cui quello di 1.000 euro per il Miglior uso delle immagini d’archivio, il premio per la Migliore colonna sonora (800 euro), il premio Consorzio Formaggio Parmigiano Reggiano, il Premio distribuzione di Sayonara Film e le menzioni speciali Touring Club Italiano e DAR – Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna.
Accanto alle visioni, gli eventi collaterali: a cominciare da
Mani nella Terra, lo sguardo delle donne sul futuro del territorio, preview del Festival, in collaborazione con il Consorzio Formaggio Parmigiano Reggiano, in programma venerdì 24 ottobre al Teatro Cantelli di Vignola (Mo): un incontro per riflettere sul ruolo delle donne nelle filiere del territorio. Martedì 28 ottobre nel Salone Marescotti del DAR - Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna “
Grandi schermi e piccoli preziosi film”, tavola rotonda per discutere sul destrino distributivo del cinema indipendente, in collaborazione con Reggio Film Festival: saranno presenti Marte Bernardi, co-direttrice artistica del Cinema Galliera di Bologna, Flavio Baldoni, gestore del Cinema Bristol Multisala di Savignano sul Panaro, Elena Ferretti, responsabile programmazione del Cinema Vittoria di Loiano (BO) e Sandra Campanini, Presidente FICE e responsabile del Cinema Rosebud. Sempre martedì alle ore 20.00 in Piazza dei Colori a Bologna la proiezione di "
Mycelium" di Marina Fastoso (Italia, 2025 32’48’’), documentario nato dalla residenza “Mycelium” a Roccamonfina (Ce) in cui gli artisti coinvolti, ispirati dalle leggende, dalle storie e dall’atmosfera del borgo, hanno sperimentato una forma spontanea e inedita del costruire e interpretare il rapporto tra arte, luogo, comunità e natura, a seguire performance musicale. Sabato 1° novembre nella Sala dei Contrari della Rocca di Vignola alle ore 11.00 “
ERRARE UMANO - Viaggiare sull’Acqua”, incontro con Giacomo De Stefano, esploratore, attivista e "uomo del fiume" in collaborazione con Reggio Film Festival e Touring Club Italiano: De Stefano ha scelto di attraversare l’Europa in barca a remi, percorrendo vie d’acqua dimenticate per raccontare un altro modo di viaggiare: lento, sostenibile, profondamente connesso ai territori e alle persone. L’incontro sarà moderato da Tino Mantarro, giornalista del Touring.
15/10/2025, 10:03