Note di regia di "Un Professore - Terza Stagione"
Posso dire di aver avuto la fortuna di ereditare “
Un Professore” da due registi che hanno dato alla serie una struttura e delle dinamiche ben rodate e collaudate. Il gruppo di attori che hanno, ognuno con il proprio talento, interiorizzato e fatto evolvere il proprio personaggio, indossandolo come un vestito su misura, è uno dei fattori che rendono “
Un Professore” una serie tanto amata dal pubblico. Consapevole di ciò ho cercato, con il lavoro di casting per i nuovi personaggi, di rispettare la “tradizione”, cercando e trovando degli attori che potessero assorbire le loro personalità, e che dovevano inserirsi in un meccanismo sì professionale, ma anche umano. Alla creazione di questo meccanismo ha sempre contribuito, e lo fa anche in questa stagione, una scrittura che riesce ad alternare toni drammatici e commedia, giallo e melò, in un susseguirsi continuo di generi, che permette di affrontare temi molto seri senza mai rinunciare alla leggerezza. Allo stesso modo, tematiche attinenti alla generazione degli studenti si alternano con tematiche più adulte, mescolandosi e confondendosi. Al centro di questa contaminazione continua, ovviamente, c’è la figura di Dante, professore di filosofia di cui si apprezzano le stranezze tanto quanto le regolarità, soprattutto in un momento storico come quello attuale, in cui reperire di figure di riferimento risulta quantomai difficile.
Quest’anno abbiamo affrontato il tema della Maturità, intesa non solo come obiettivo finale dell’esame di per sé, ma anche e soprattutto come tema portante e filo conduttore degli eventi che coinvolgono l’intero universo di “
Un Professore”. Per tutti quelli che mi hanno affiancato in questa magnifica impresa e tanto più per me, è stato a tutti gli effetti un nuovo Esame di Maturità.
Andrea Rebuzzi