Note di regia di "In Mezzo alla Campagna"
Il film nasce dal desiderio di suscitare una riflessione più ampia su come il male possa manifestarsi nella nostra vita, non solo come una minaccia fisica, ma come un simbolo di tutte le situazioni scomode, i traumi e le influenze tossiche che possono anche consumarci lentamente dall'interno.
L'uso della luce e delle ombre gioca un ruolo fondamentale nel creare un'atmosfera di crescente inquietudine. I colori caldi si mantengono per tutta la durata della pellicola, rappresentano la serenità della campagna, ma rimangono anche nella scena finale, contrapponendosi alla freddezza emotiva delle immagini che seguono. Questo contrasto tra l'apparente bellezza e la realtà inquietante crea una tensione visiva che amplifica il disagio, sfidando le aspettative dello spettatore per mettere in evidenza come il male possa essere tanto insidioso quanto doloroso.
Federica Cascone