BELIEVE FILM FESTIVAL 8 - Tutti i premi
Dal 23 al 26 ottobre 2025 Verona è tornata a essere la capitale del cinema giovane con l’ottava edizione del
Believe Film Festival, diretto da Francesco Da Re, che si è confermato ancora una volta come il più importante appuntamento italiano dedicato ai giovani autori under 24. Quattro giornate intense di proiezioni, incontri e workshop hanno animato il Teatro Ristori e le altre sale partner della città, trasformando Verona in un grande set diffuso dove talento e passione si sono incontrati per dar vita a nuove storie e prospettive.
Come da tradizione, il Festival non è stato solo una vetrina competitiva, ma soprattutto un laboratorio di crescita e confronto. Accanto alle proiezioni, infatti, si sono tenute masterclass, sessioni di pitch e momenti di networking che hanno permesso ai giovani filmmaker di dialogare con professionisti del settore, in un clima di autentico scambio creativo.
A guidare la giuria di questa edizione è stato il regista Alberto Rizzi, autore veronese di cinema e teatro, affiancato da Daniela Bassani, sound editor e sound designer più volte candidata al David di Donatello, da Paola Randi, regista e sceneggiatrice tra le voci più originali del cinema italiano contemporaneo, e da Andrea Maguolo, montatore e vincitore del David di Donatello per "
Lo chiamavano Jeeg Robot".
Una squadra di professionisti che non si è limitata a valutare i lavori in concorso, ma ha voluto incontrare i giovani partecipanti in momenti formativi dedicati, testimoniando con la propria esperienza quanto il Believe Film Festival sia, prima di tutto, un progetto educativo e di valorizzazione del talento.
La serata conclusiva, ospitata nella cornice del Teatro Ristori, ha incoronato i vincitori dell’edizione 2025, tra l’emozione dei ragazzi e la partecipazione calorosa del pubblico.
Il
Premio per la Selezione Ufficiale è stato assegnato a "
DOSO" di Michele Gaggiano, per la capacità di affrontare con efficacia un tema di grande attualità, quello di un futuro distopico in cui i robot prendono il posto degli esseri umani, offrendo una riflessione profonda sull’identità e sul destino dell’umanità. Il film si è aggiudicato anche il
Premio ACEC, consegnato da Riccardo Cecchini.
Per la
Sezione Esordienti, la giuria ha premiato
Necronomicon di Sophia Lassi, riconoscendone l’approccio consapevole e curioso verso il linguaggio del genere, e la volontà di esplorarne con maturità i termini essenziali.
La prima edizione della
Sezione Believe Extra ha visto trionfare "
La Favilla" di Simone Ceccomarini, per la sensibilità e l’intensità emotiva con cui racconta l’incontro tra due innamorati attraverso la sola forza evocativa delle immagini, rinunciando completamente alla parola.
Due attrici si sono distinte per il loro talento interpretativo:
Gloria Harvey, premiata per "
Amore per due ore" di Marta Minoni, Sofia Righetti e Pietro Zorini, per la naturalezza con cui si muove tra diversi registri narrativi; e
Giulia Casadio, protagonista di "
Notti invernali" di Matteo Franchini, che ha saputo sostenere con intensità e misura l’intera tensione del racconto.
Il
Premio per il Miglior Contributo Tecnico è andato a "
Gilgamesh" di Simone Chesi e Lorenzo Angeli, per la maturità con cui vengono gestiti immagine, macchina da presa, montaggio e suono al servizio di una storia “un po’ folle”. Lo stesso film ha ricevuto anche il Premio Casa dello Scampolo, consegnato da Federico Compagni, “per la volontà di portare avanti un genere complesso e oneroso come quello storico, per la forza emotiva della recitazione e per il messaggio del non detto che spesso comunica più di mille parole.”
Il
Premio Casa dello Scampolo è stato infine assegnato anche a "
Mors certa est, hora incerta" di Marco Fratini, riconosciuto per la forza del messaggio e la capacità di emozionare attraverso una scelta stilistica raffinata.
Il "
Premio ADCOM", dedicato ai giovani esordienti, è andato invece a "
Il gioco dei ricordi" di Sara Brigo e Michela Rainaldi, per la resa avvincente e realistica di un frammento di amicizia, narrato con un montaggio frammentato e poetico che guida lo spettatore tra ricordi ed emozioni condivise.
La
Menzione Speciale della Giuria è stata assegnata a
Figli d’Icaro di Vito Mistretta, per aver dato voce a una generazione che prova a confrontarsi con un passato in disuso e con l’urgenza di aria e libertà.
Molto sentiti anche i
Premi del Pubblico, assegnati tramite televoto: nella
Sezione Esordienti ha vinto "
L’altra porta" di Francesco guerriero, nella
Sezione Believe Extra "
Gilgamesh" di Simone Chesi e Lorenzo Angeli, mentre nella
Sezione Ufficiale il pubblico ha confermato il successo di "
DOSO" di Michele Gaggiano.
Da quest’anno, inoltre, nasce il
Premio Fondazione Cattolica, un’iniziativa realizzata in partnership con Fondazione Cattolica e presentata in sala alla presenza del Segretario Generale Giovanni Tessitore.
Il riconoscimento ha l’obiettivo di supportare un gruppo di giovanissimi cineasti (tra i 14 e i 18 anni) nella realizzazione di un cortometraggio originale. Il gruppo vincitore, selezionato attraverso un bando per sceneggiature e proposte progettuali, sarà seguito dal team del Believe per tutto il 2026 nello sviluppo creativo dell’idea e della sceneggiatura, nella preparazione, nelle riprese e nella post-produzione. Il corto realizzato verrà presentato in anteprima alla prossima edizione del Festival, in programma nell’ottobre 2026, e successivamente distribuito da Believe in altri festival e sale cinematografiche.
Nel tracciare un bilancio di questa edizione, il direttore
Francesco Da Re ha dichiarato: “
Quello che abbiamo vissuto in questi giorni non è stato soltanto un festival: è stata una dichiarazione d’amore ai giovani, ai sogni e alla forza delle idee.” E ha aggiunto: “Il Believe è l’unico festival in Italia interamente ideato, organizzato e realizzato da giovani. È la prova che quando ai giovani si dà fiducia, nascono miracoli veri.” Da Re ha infine sottolineato come “il Believe sia la festa del cinema giovane, costruita con passione da chi il futuro lo sta già vivendo adesso”.
Anche quest’anno, i vincitori hanno ricevuto premi che uniscono riconoscimento artistico e opportunità concrete di crescita, tra borse di studio offerte dalla Focus Movie Academy di Firenze e Milano, rappresentata in sala da Simone Cantini, premi monetari e la tradizionale statuetta in bronzo del Believe, divenuta ormai un simbolo per tutti i giovani registi che passano da Verona.
Con questa ottava edizione, il
Believe Film Festival ha confermato la sua identità più autentica: quella di una fucina di nuovi talenti, un luogo dove i sogni dei giovani cineasti trovano ascolto, sostegno e una prima, concreta occasione di realizzarsi. Tra entusiasmo, emozione e applausi, Verona ha ancora una volta celebrato il futuro del cinema italiano, dimostrando che la passione e la creatività dei ragazzi sanno accendere lo schermo con una luce nuova, viva e profondamente umana.
26/10/2025, 16:47