CLAUDIO VASILE - "Autunno tra Il Mostro, Petra e Ammazzare stanca"
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Mi piace il crime, è il genere che preferisco": sono parole di
Claudio Vasile, giovane attore siciliano che in queste settimane è al centro di numerose importanti uscite tra cinema e piattaforme, tutte all'interno del genere ma con sfumature molto diverse.
Iniziamo da "Il Mostro" di Sollima, su Netflix, in cui interpreti Antonio Lo Bianco: un traguardo importante.
E' stata sicuramente una grande opportunità, vedendo anche i risultati che sta avendo dalla sua uscita in piattaforma. Al primo provino con Sollima mi dissi: magari essere preso!
Ancora non si sapeva quale fosse il progetto, solo che era suo: amo il suo cinema, adoro lavorare con lui, è stata una grandissima opportunità, un grande inizio per me, lavorare con lui porta a buona visibilità.
Poi abbiamo saputo che era Il Mostro, per Netflix... non ci si aspettava però un successo così mondiale, tutti ne parlano, tutti lo vedono e mi fermano. E' bellissimo.
Quanto conoscevi la storia raccontata?
So che è una scelta molto discussa, la gente ne parlerà sempre... la divisione è la bellezza del cinema. Sollima è partito dalla pista sarda, una parte della storia sconosciuta a tanti e anche a me, lo ammetto. Conoscevo giusto Pacciani, a grandi linee: qui partiamo dall'inizio, non si sa quale sia la verità e così tutti possiamo capire da dove è iniziato. Tutti si aspettavano di vedere Pacciani da subito!
Come è stato lavorare con Sollima?
Lavoro da molti anni ma di certo questo è il progetto più importante che ho fatto, anche come risonanza.
Lavorare con lui pensavo fosse molto difficile, per la sua aura, quel che traspariva dalle interviste... è un regista meticoloso e preciso ma mi sono trovato benissimo.
La cosa più bella è stata il fattore collaborazione, lui dà spazio all'attore: si crea insieme, lui ti mette a tuo agio, poi ha una genialità sui dettagli, vuole trovare la perfezione. Per lui il tempo non conta, solo il lavoro fatto bene: non me lo aspetavo così piacevole, pensavo fosse più duro.
Sei in tv anche con "Petra"...
Interpreto Sauro Gerasi, in un episodio che gira attorno a questo criminale di Palermo. Ho anche uno scontro con Paola Cortellesi, è stato bellissimo lavorare con lei, divertente da più punti di vista, personale e lavorativo, ho amato molto anche lavorare con gli stunt e con la regista, Maria Sole Tognazzi.
Amo il crime, è un genere super forte, bello, divertente, si è trovata la giusta sintonia e spero di lavorare con Cortellesi di nuovo.
A dicembre arriva in sala "Ammazzare stanca".
Le mie scene sono negli anni '90, possiamo dire che sia un film in costume: faccio Nino Bruzzese, l'autista di Antonio Zagari, sono sempre accanto a Gabriel Montesi.
Lui commette l'errore di aggregarsi alla 'Ndrangheta, c'è sempre adrenalina in quello che facciamo. Abbiamo girato a Bologna, è stato bello anche solo come ambientazione, con quelle vecchie auto potenti.
Lavorare con Daniele Vicari è bellissimo, lui è un altro regista dalla calma incredibile, è un regista che attende l'attore finché non è pronto, collabora moltissimo con il cast. C'era un bel gruppo, belle persone.
Per ora questo, mi godrò questi personaggi, intanto faccio provini e spero che mi porteranno la giusta visibilità per nuovi progetti.
13/11/2025, 12:33
Carlo Griseri