Note di regia di "L'Altro Ispettore"
Sono molto grata di avere avuto l’opportunità di lavorare a L’altro ispettore. È stato un privilegio potermi mettere a servizio di un progetto come questo, perché innanzitutto mi ha permesso di entrare in mondi non sempre conosciuti, di visitare i luoghi di lavoro e di vedere la passione e l’orgoglio con cui le lavoratrici e i lavoratori raccontano la propria professione, ma anche perché mi ha consentito di dare corpo e raccontare un personaggio inedito per il grande pubblico.
Siamo abituati ai polizieschi, all’azione, ma invece qui ci troviamo di fronte ad un ispettore le cui indagini si svolgono, con discrezione, sul campo, perché il compito principale dell’ispettore del lavoro è quello di proteggere le lavoratrici e i lavoratori, ovvero impegnarsi affinché i luoghi di \lavoro siano sicuri e le cosiddette “morti bianche” non si verifichino più.
Il nostro Domenico Dodaro è dunque un ispettore senza pistola, che per risolvere i suoi casi non usa la violenza, ma la gentilezza, la competenza, lo studio, l’intelligenza, l’empatia.
Credo che sia un approccio esemplare, interessante e attuale non solo per la tematica, ma perché penso anche che di gentilezza, di questi tempi, ne abbiamo disperatamente bisogno.
E sono proprio persone come queste che è importante che la gente conosca, perché sono proprio loro che, lontano dai riflettori, si battono giorno dopo giorno affinché il lavoro, che è un diritto, non debba mai più costare l’incolumità o la vita delle persone.
Paola Randi