Sinossi *: Un pellegrino si sveglia nell’adolescenza del mondo e torna a camminare, proponendosi, come in racconto di Borges, di disegnare l’universo. Così incomincia il film concepito come un’agiografia inventata, invenzione di una memoria nuova, ma anche testimonianza di quanto oggi è possibile esperire facendo cinema: il luogo di un incontro continuo.