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Manuale di regia cinematografica" di Guido Chiesa, 326 pp, Utet, collana Università, 2011 «Io credo che la prima cosa da fare, se si desidera girare un film, sia domandarsi: “Ho qualcosa da dire?”. E non è necessario che la risposta sia articolata e possa essere espressa attraverso le parole. A volte capita soltanto di voler comunicare una sensazione, un’emozione, è sufficiente. E, credetemi, è già abbastanza difficile». È questo, secondo Martin Scorsese, il presupposto fondamentale per diventare registi: la volontà di comunicare... (continua). Ma è sufficiente questo desiderio per trasportare le idee sulla pellicola?
Seguendo passo dopo passo l’ideazione e la realizzazione di un film, e facendo riferimento alle testimonianze di altri registi, Guido Chiesa, forte della propria esperienza personale, affronta con approccio pratico i problemi che ogni regista deve risolvere. Problemi che si innestano costantemente su riflessioni teoriche e da queste ricadono sull’agire: che cos’è la regia? Che cos’è un regista? Che cosa fa e come lo fa? Per chi lo fa?
Manuale di regia cinematografica è un testo rivolto a un pubblico di aspiranti registi, studiosi di cinema, addetti ai lavori e semplici appassionati. Non un manuale in senso stretto, ma un testo che offre stimoli e percorsi possibili, lasciando poi a ciascuno la libertà di applicarli secondo i propri obiettivi e necessità. prezzo di copertina: 25,00 €
Guido Chiesa è nato a Torino nel 1959. Tra il 1983 e il 1990 ha lavorato negli Stati Uniti come aiuto regista ed assistente di produzione (al fianco di registi quali Jim Jarmush e Micheal Cimino), nonché come corrispondente di giornali italiani e RAI Radio 2.
Nel 1991, la sua opera prima, Il Caso Martello, viene presentata alla Mostra del Cinema di Venezia, aggiudicandosi la Grolla d’Oro per il “miglior regista esordiente”. Nel 1994 presenta Babylon in concorso al Festival del cinema Locarno, che vince poi il Pre...visualizza tuttoemio Fipresci al Festival di Torino, partecipando a 18 Festival internazionali (Gothenburg, Rennes, Annecy, Karlovy Vary, Rio de Janeiro, Cairo, Oporto, per citarne qualcuno.). Nel 1999 il film documentario Non mi basta mai vince il Premio Cipputi al Festival di Torino. Nel 2000 Il partigiano Johnny partecipa al Festival del cinema di Venezia, aggiudicandosi il premio “Ragazzi e cinema”.
Nel 2002 il documentario Alice è in Paradiso viene premiato come il miglior film del Festival dei Popoli di Firenze. Il film di finzione tratto da questo documentario, Lavorare con lentezza, ottiene il Premio Mastroianni per i migliori attori esordienti al 61. Festival del Cinema di Venezia, e vince il Festival del Cinema Politico di Barcellona nel 2005.
Guido Chiesa ha inoltre realizzato numerosi videoclips musicali per Marlene Kuntz, Mambassa, Assalti Frontali, Yo Yo Mundi e Luci Ferme.