Umberto Eco nasce ad Alessandria nel 1932, vive e lavora a Milano. Semiologo, filosofo, saggista, romanziere, professore universitario, Eco ha spaziato sin dagli inizi della sua carriera tra campi e discipline diverse. Dopo i primi studi in filosofia e cultura medievale, già nel corso degli anni cinquanta diviene attento osservatore della cultura popolare contemporanea e dei mass media, ma anche del rapporto tra i vari codici di comunicazione artistica e la società. Nel 1962 presenta, con un testo in catalogo, la ...visualizza tutto prima mostra dell’Arte Programmata nei Negozi Olivetti di Milano e Venezia; è lo stesso anno in cui pubblica Opera aperta, saggio destinato ad avere un’influenza fondamentale sull’interpretazione dei fenomeni artistici contemporanei, mentre nel 1963 partecipa all’esperienza multidisciplinare del Gruppo 63. Del 1964 è il saggio Apocalittici e integrati, seguito da La struttura assente (1968), Trattato di semiotica generale (1975) e Semiotica e filosofia del linguaggio (1984), nonché da romanzi quali Il nome della rosa (1980, vincitore del Premio Strega nel 1981), Il pendolo di Foucault (1988), La misteriosa fiamma della regina Loana (2004), Il cimitero di Praga (2010) e il più recente Numero zero (2015). Direttore della rivista “Versus - Quaderni di studi semiotici”, da lui fondata nel 1971, come teorico ha inoltre scritto per i più importanti giornali nazionali e per riviste di critica, semiotica e letteratura, tra le quali “Quindici”, “Il Verri”, “Alfabeta”. Nel corso della sua lunga carriera ha instaurato rapporti di collaborazione e amicizia con scrittori, filosofi, poeti, musicisti e numerosi artisti, tra i quali Enrico Baj, Eugenio Carmi, Emilio Tadini.