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La Strada degli Americani" di Giuseppe Miale Di Mauro, 201 pp, Frassinelli, 2017 La strada degli americani è lunga circa 40 km e unisce il centro della città all’hinterland napoletano. Martina e Giulia la stanno percorrendo per caso e all’altezza di Villaricca una Fiat Tipo grigia comincia a lampeggiare insistentemente. Da quel momento parte un inseguimento senza un apparente motivo, fatto di tamponamenti, speronamenti, tentativi di mandarle fuori strada, vetri spaccati e fiancate distrutte dall’impatto con il guardrail... (continua). Un inseguimento che dura per 14 km di terrore puro. Ma chi c’è in quella Fiat Tipo grigia? Ciruzzo Buttigliella è un tossico che si guadagna i soldi per il crack facendo lavori di bassa manovalanza criminale per il boss Centogrammi, un camorrista che come animale domestico ha un cucciolo di leone. Carmine Scognamiglio, invece, è un operaio della Petrone Porte. Un ragazzo semplice che finisce nella lista nera del suo capo e viene licenziato. Per la prima volta in un’esistenza da succube, Carmine ha un moto di reazione. In cerca d’aiuto si affida a suo fratello Sasà. È così che si ritrova sulla strada degli americani, nella macchina di Ciruzzo, all’inseguimento insensato di una Citroën con due ragazze dentro. Ma la strada degli americani non è una semplice strada. È anche un crocevia di destini, e sulla strada si compirà il destino di tutti i protagonisti del romanzo, i nodi del degrado, della follia da droga, della disperazione e della violenza verranno al pettine tutti insieme. E costringeranno Carmine, per la prima volta nella sua vita, a prendere una decisione. A scegliere. La strada degli americani è un’opera di fiction che trae spunto da una vicenda realmente accaduta. A fare da sfondo una Napoli inedita, quella dei piccoli criminali che vivono ai margini della camorra, senza mai arrivare a farne parte, e di quei ragazzi che potremmo considerare normali se solo non fossero nati nella parte sbagliata della città, quella che tuo malgrado ti mette a contatto con un inferno fatto di violenza insensata e soprusi, ma dove forse, nonostante tutto, riesce ancora a sopravvivere e a resistere la speranza della normalità. prezzo di copertina: 18,50 € Questo risulta fuori catalogo
Libri
Biografia:
Autore, drammaturgo e regista. Diplomato all’Accademia d’Arte Drammatica. È stato uno dei protagonisti dello spettacolo Gomorra andato in scena dal 2007 al 2012, vincitore del premio Gli Olimpici del Teatro. È autore di Quattro, scritto con Mario Gelardi, vincitore dei premi Girulà e Scenario. Ha scritto con Roberto Saviano la trasposizione teatrale di Santos, prodotto da Nuovo Teatro di Marco Balsamo. Ha diretto nell’edizione 2010 del Napoli Teatro Festival Italia lo spettacolo La Città di dentro, scritto con Ang...visualizza tuttogelo Petrella. Ha diretto lo spettacolo 12 baci sulla bocca, andato in scena al Teatro India di Roma e al Teatro Gobetti di Torino. Ha scritto con Nicolai Lilin la trasposizione teatrale di Educazione Siberiana, spettacolo di cui è anche regista, prodotto dal Teatro Stabile di Torino in collaborazione con ERT e Teatro Metastasio Stabile della Toscana. Ha diretto All In prodotto dal Teatro di Napoli-Teatro Nazionale. Ha diretto la trasposizione teatrale del film Mi manda Picone, prodotta da Michele Gentile e I Fiori del Latte di Eduardo Tartaglia. È stato il regista collaboratore di Mario Martone per la messinscena di Il sindaco del Rione Sanità di Eduardo De Filippo, prodotto dal Teatro Stabile di Torino e dalla Elledieffe srl. È il direttore artistico del MaraTeatro Festival giunto alla XI edizione. Dal 2016 inizia una collaborazione con il Teatro Ghione di Roma, dirigendo lo spettacolo Certe Notti. Poi comincia un lavoro sulla rivisitazione della tradizione partenopea che produce due spettacoli di cui firma adattamento e regia: Miseria e Nobiltà da Eduardo Scarpetta, e A che servono questi quattrini da Armando Curcio con Francesco Procopio e Pietro De Silva. È uno dei soci fondatori del Nest Napoli est Teatro. È il regista stabile della Compagnia Nest con la quale ha messo in scena diversi spettacoli, tra cui Love Bombing, Otello, Gli onesti della banda scritto a quattro mani con Diego De Silva, e Il berretto a sonagli–a nomme ‘e Dio tradotto e adattato da Francesco Niccolini. Ha debuttato nell’edizione 2021 del Campania Teatro Festival con la regia di Bufale e Liùne di Pau Mirò, tradotto e adattato da Enrico Ianniello. Ha curato la regia di Così fan Tutte, tratto dall’opera di Mozart con la direzione musicale di Mario Tronco, direttore dell’Orchestra di Piazza Vittorio. Ha curato la regia di Scalo Marittimo di Raffaele Viviani, prodotto dal Teatro di Napoli–Teatro Nazionale che ha debuttato al Teatro San Ferdinando nella stagione 22/23. Ha curato la regia di Via Senzamore, 23 di Gianni Solla, che ha debuttato al Torino Fringe Festival. Ha curato per la Compagnia Nest la regia di Premiata Pasticceria Bellavista una commedia di Vincenzo Salemme che ha debuttato a luglio 2023 nell’ambito del Campania Teatro Festival e sarà nella stagione 23/24 del Teatro Diana. Compare tra gli autori de La Ferita (Ad Est dell’Equatore) e de La Giusta Parte (Caracò). Nel 2012 esce il suo primo romanzo L’ultima volta che mi sono emozionato (Caracò). Collabora con il quotidiano La Repubblica. Il suo ultimo romanzo edito è La strada degli Americani (Frassinelli). In imminente uscita, invece, il suo nuovo romanzo Blackman
VISIONI DAL MONDO 11 - Anteprime nazionali e internazionali, incontri con i protagonisti del cinema del reale, roundtable e sessioni business con Visioni Incontra