Massimo Prosperi (1952) è un grande appassionato di film e musica. Ama fare
scatole e piccoli oggetti con il cartone. Non sa leggere ma ha una grande memoria
fotografica. Alla nascita ha subito una lesione del cervelletto con il forcipe, che si usava per i parti complicati. La sua disabilità cognitiva e fisica non gli avrebbe permesso di camminare e parlare se non fosse stato per i suoi genitori, che lo hanno fatto seguire dai medici e in particolare da Giovanni Bollea, padre della moderna neuropsichiatria infan...visualizza tuttontile. Parla mischiando accento romano, espressioni sue – “porca ciutta” ritorna nel film – e alterazioni più belle degli originali, come “lilicato” per “delicato”.