Sinossi *: Un giovane ispettore della polizia rientra a casa la sera tardi dal lavoro, turbato da una giornata molto difficile. Al suo rientro sarà obbligato a fare i conti con la sua vita, con il suo matrimonio.
Sarà costretto a riflettere, a sperare, su quel “per sempre” giurato poche settimane
prima sull’altare. La sua speranza è quella di tutti: che l’amore non si esaurisca mai. Costi quel che costi.
Note:
“Per Sempre” esplora lo spazio fragile tra ciò che vediamo e ciò che rimane invisibile nelle relazioni, nelle vite strappate. La regia di Romano Reggiani si pone al servizio della storia, privilegiando dialoghi autentici, reazioni spontanee ed emozioni non forzate. È un approccio che permette ai due protagonisti di costruire un’intimità reale, fatta di silenzi, esitazioni e gesti quotidiani.
La fotografia di Cesare Bastelli amplifica questo sguardo, alternando luci calde e fredde che trasformano gli ambienti in riflessi dello stato emotivo dei personaggi. Le musiche di Alessandro Sperduti, intense e incisive, aggiungono un livello emotivo che attraversa ogni scena.
Il racconto trova il suo culmine nella rottura della quarta parete: la co-protagonista si rivolge direttamente al pubblico, trasformando la storia personale in un appello collettivo. In questo gesto finale, il film supera il confine della finzione e restituisce voce a tutte le vite strappate dalla violenza.