Sinossi *: Chi ha paura della clitoride?
Tre adolescenti ci guidano in un viaggio nel piacere femminile oltre i tabù. Una geografia di corpi, prime volte, scoperte e inciampi, umori ed emozioni, giudizio e godimento, ridisegnata da chi solitamente non ha voce in capitolo, dalle teorie alle lenzuola.
La necessità di parlare di sessualità femminile, per lo più marginalizzata,
oscurata, se non traviata dalla discussione pubblica, muove questo documentario
cercando di sciogliere i tabù attraverso un racconto personale, dunque politico,
che entri gradualmente in un corpo espanso, quello del film.
Ho deciso di partire dai disegni delle protagoniste, per ridare loro sin da subito la
penna del discorso in mano, per poi inoltrare la narrazione tra forme canoniche e
pop sino a visioni più evocative e sinestetiche. Questo sia per cercare di restituire
in maniera più immersiva il mondo della sessualità, e sia per poter portare una
rappresentazione più tridimensionale e liberata del corpo femminile. Le
immagini lavorano con le voci delle soggettività, un caleidoscopio di
autonarrazioni per una riappropriazione su più livelli, di linguaggio, di
enunciazione, di immaginari.