Sinossi *:
Negli anni '60, decine di nazioni si unirono sotto la guida dell'UNESCO in un'impresa che oggi sarebbe considerata impossibile: conservare un patrimonio che non apparteneva solo all'Egitto, ma a tutta l'umanità. Il taglio e lo spostamento dei templi di Abu Simbel rappresentò un capolavoro di tecnologia, un colossale cantiere che operò in condizioni difficilissime mentre le acque del Nilo salivano inesorabilmente. L'Italia fu tra i protagonisti di questa sfida epocale e, come riconoscimento per il proprio contributo, ricevette in dono il tempio di Ellesiya, il più antico tempio rupestre della Nubia. Fu Silvio Curto, Direttore del Museo Egizio di Torino per vent’anni dal 1964 e Accademico delle Scienze, a staccarlo personalmente dalle rocce in una corsa contro il tempo.

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