Sinossi *:
Nel primo medioevo le donne formavano una solida comunità, tramandavano oralmente storie, culture popolari ed erano abili guaritrici. Si chiamavano Gossips da god-sibb che significava parentela stretta. Le Gossips erano le “amiche” (Silvia Federici, 1998). Con l’avvento del capitalismo e il rafforzarsi dell'autorità patriarcale, il termine prese la connotazione negativa di pettegolezzo femminile, la libertà venne meno e chi si ribellava a queste restrizioni veniva bruciata al rogo in quanto eretica. Da qui nasce l’ispirazione per "The Gossips' Chronicles” un percorso guidato che narra due versioni differenti della storia di artefatti esposti in un museo della tortura. Qui la parola Gossips si riferisce a una comunità di esseri viventi, in sintonia con la natura e con il cosmo, che viene depredata dei propri oggetti per logiche di possesso capitale e poi sterminata per distruggerne la memoria.
La narrazione si sviluppa a partire dagli oggetti di tortura giunti a noi: dei falsi storici, le cui storie collassano lasciando spazio a dubbi e incertezze su dove siano i confini tra vero e falso.

Cast


Soggetto:
Anja Boato

Sceneggiatura:
Anja Boato

Musiche:
Mauro Sommavilla

Costumi:
Arturo Boem

Suono:
Massimiliano Borghesi (Sound Design)
Marcello Batelli (Sound Design)
Alessio Sacchetto (Supporto Tecnico Suono)

Produttore:
Marta Bianchi

Design:
Emanuele Kabu

Animazione VR:
Emanuele Kabu

Direttore Tecnico:
Saverio Trapasso

Voce Fuori Campo:
Benedetta Borciani

3D Concept Designer:
Gabriele Guarisco

3D Print:
Simone Fontana

TRAILER

FOTO




Note:
Il progetto ha ottenuto il grant offerto dalla Biennale di Venezia, all'interno del programma Biennale College-Cinema Immersive (8. edizione) realizzato grazie supporto del Ministero della Cultura e del programma Creative Europe dell'Unione Europea; "The Gossips' Chronicles” è reso possibile anche grazie al sostegno di Dedar e Swampgod.

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