Sinossi *: In Tutto il mio corpo è stanco la regista tematizza il suo rapporto con la depressione. Le immagini di un “film fallito” vengono bruciate, sono quelle in cui il male veniva superato, una “favola” che, nella sua falsità, ha generato ancora più dolore. Per ogni fotogramma ora c’è un pensiero, è un flusso in cui tornano, come in una spirale, alcune parole (…) Per dialogare ci vuole rispetto - e questo film è una lettera che la regista manda a “lei”, ma anche a tutti noi.