Sinossi *: In una foresta fitta, nella prima mattinata di un ‘epoca remota non identificabile, un ragazzino di 12 anni è concentrato nella sua caccia di oggetti preziosi insieme ad altri suoi compagni. C’è molta nebbia. Il ragazzino si è allontanato in un'altra parte del bosco più isolata e Il suo sguardo felice viene poi attratto da suoni particolari e stridenti che a tratti s’interrompono e poi riprendono. Il ragazzino decide di muoversi raggiungendo una vecchia capanna di legno abbandonata con una porta finestra. Dalla finestrella il ragazzino scopre una bambina che piange. Sembra persa. Il ragazzino rimane immobilizzato dai pianti della bambina che si accorge di lui. Al loro incrocio di sguardi decide di aprire la finestra ma una volta aperta il ragazzino scopre un nuovo orizzonte seguendo con lo sguardo la bambina che viene tirata da un uomo per riportarla in un gruppo vasto di persone davanti ad un muro di filo spinato. Le immagini ci lasciano pensare che siamo forse nel 1942. Le persone gridano e sono ammassate davanti alla rete con delle guardie intorno con dei mitra. Il ragazzino guarda impaurito e si allontana progressivamente dalla finestra. Due ragazzi interrompono la sua vista sconvolta chiamandolo e dicendogli di spicciare, che è ora di tornare in paese e che si è fatto tardi. Il ragazzino e suoi amici corrono attraversando la foresta e arrivano in un nuovo campo di confine. I tre ragazzi passano il controllo alla frontiera ma lasciano dall’altra parte una massa di persone in fila lungo il filo spinato. Lo sguardo del protagonista osserva i volti delle persone rimaste indietro. Il ragazzino riuscirà a ritrovare la bambina? Dove si trovano? e quando?