Sinossi *: La figura di una donna si perde dentro ad una depressione del terreno. Nello spazio tra le due montagne, la voragine è teatro del corpo, ventre della catastrofe, spazio sempre più onirico di un’ Arcadia che riaffiora tra le fenditure della terra e quelle dell’immaginario. Attraverso una insistita manipolazione ottica, il film interrompe la continuità dello spazio e del tempo per attivare l’interstizio di buio tra le immagini – la parte che il montaggio di solito nasconde.