Recensioni di :
- "Vittime": i "vent'anni di piombo" del nostro Paese


Sinossi *:
Il documentario “Vittime”, realizzato su iniziativa dell’AIVITER (Associazione Italiana Vittime del Terrorismo) è stato ideato con l’obiettivo di ricostruire gli anni del terrorismo nel nostro Paese. Trent’anni della nostra storia raccontati in un percorso a ritroso che parte dal 2003 – nel giorno dell’uccisione dell’agente di Polizia ferroviaria Petri – e si conclude il 12 dicembre 1969 con la strage di Piazza Fontana a Milano. Con un’idea su tutte: restituire la memoria ai sopravvissuti, ai familiari e alle vittime del terrorismo.
Sono state raccolte una ventina di testimonianze che, con l’aiuto e il supporto visivo dei notiziari di allora, ricostruiscono i fatti e la memoria di quelle tragiche giornate.
Percorsi personali, quasi privati, che ci restituiscono, insieme alle personalità, i progetti e le idee degli uomini e delle donne a cui è stata spezzata la vita; il dolore e il lutto dei parenti, la loro solitudine, e la coscienza certa che il loro destino è un fatto che riguarda tutti noi.

NOTIZIE 'Vittime - Gli “Anni di Piombo”'



Note:
Il documentario è stato realizzato su iniziativa dell'AIVITER (Associazione Italiana Vittime del Terrorismo)
Gli Anni di Piombo
Tra il 1969 e la fine degli anni Ottanta - in quegli anni che furono definiti "Anni di Piombo" - ci furono in Italia ben 12.770 episodi di violenza terroristica, di attentati individuali e di stragi di varie dimensioni che hanno lasciato sul terreno 5.390 feriti e 342 morti …
una media di 5 attentati al giorno.
Nel solo 1979, anno di massima espansione del terrorismo nel nostro Paese, si registrarono 2200 attentati firmati da 215 sigle di sinistra e 55 di destra per un totale di 149 feriti e 22 morti.
Tra il 1969 e il 1984 l’Italia ha conosciuto 8 stragi: da Piazza Fontana a Milano, passando per Gioia Tauro, Peteano, Brescia, l’Italicus, Bologna, il Rapido 904 per un totale di 690 feriti e 150 morti.
Una vera e propria guerra in tempo di pace, le cui vittime erano quasi sempre dei cittadini inermi, dei simboli in divisa, degli uomini che per via delle loro idee e del loro operato, venivano trasformati in semplici bersagli.

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