Sinossi *: Cinquantatre anni, volto ordinario, aspetto poco appariscente, nessun segno particolare. A guardarlo in faccia, Gianfry è proprio un tipo normale. Non fosse che da 11 anni ha mollato ogni cosa, la casa, il lavoro, i documenti, i soldi, le scarpe, ed è andato a vivere nel punto più impervio e inaccessibile del Parco della Val Grande, in Piemonte, la più grande ‘riserva naturale integrale’ delle Alpi e una delle aree naturalistiche più selvagge d’Europa. Sempre semi-nudo, scalzo, solitario. Gianfy si nutre di bacche, funghi, piante oppure del cibo che i visitatori gli lasciano nella bella stagione: cinque mesi all’anno e il resto è soprattutto neve e gelo. Il lungo inverno lo passa da solo, senza connessione alcuna con il mondo affollato e rumoroso che ha intorno. Il film segue 4 stagioni della vita di Gianfry, dalla Primavera all’Inverno, nel contesto affascinate della Val Grande, per cogliere i motivi della sua scelta, i momenti oscuri del suo passato difficile, le ‘visioni’ alla Thoreau di cui si fa profeta, l’idolatria nei suoi confronti di alcuni escursionisti del Parco, i rapporti non sempre facili con le autorità del parco.