Sinossi *:
Una donna, sorella di un uomo più grande di lei, legata a lui da grande amore, soprattutto da quando è malato, sofferente.
Quando può stare con lui, fanno qualche passeggiata, lui le parla del regno di Napoli, della bellezza, dell’arte, della ricchezza depredata del sud, delle chiese, di Caravaggio, di Mozart, dei tempi antichi…
Vive solo di memoria, perché la malattia gli ha tolto il presente, e da uomo romantico e avventuriero, ha dovuto trovare un'altra dimensione di vita, ed è diventato un menestrello della storia della sua terra… per darsi una identità, una ragione di vita.
Lei, ogni giorno, all’ora del crepuscolo, se non può fargli compagnia, perché vive in un'altra città, lo chiama al telefono.
Sa che per lui quella è un’ora triste. Quando calano le ombre della sera e la solitudine rende la sofferenza più acuta e insopportabile.
Li vediamo passeggiare al crepuscolo sul lungomare di Napoli, con tenerezza e malinconia, ogni tanto un sorriso che li illumina e li conforta con un ricordo.
Il covid interrompe ogni cosa.
L’ambulanza trasporta con assordante suono di sirena suo fratello in ospedale, purtroppo è necessario.
Lo vede nella barella, allontanarsi nel corridoio trasportato dagli infermieri, che grida che non ci vuole stare là, che vuole tornare a casa sua.
Lei telefona sempre, a quell’ora, ogni giorno, in ospedale… ma lui ha spento il cellulare, non vuole parlare con nessuno... o forse gli infermieri non glielo hanno messo in carica, non lo sapremo mai.
Lei chiama, per avere sue notizie, dal personale medico distratto, stanco, e spesso infastidito.
E una sera, dopo qualche giorno, una settimana che lui è in ospedale e lei non lo ha più visto né ci ha parlato, la chiamano: “Suo fratello è morto!”
Pazza di dolore, di notte, corre in ospedale. Ma non glielo fanno vedere.
Vedrà solo la bara dentro la quale è chiuso per sempre.
Nemmeno il funerale, nemmeno una carezza di saluto.
Le danno i suoi effetti personali: un cellulare, gli occhiali…
Il dolore è grande, insopportabile.
E così… dopo qualche giorno, piano piano, giorno dopo giorno, all’ora del crepuscolo, senza neanche sapere perché … lei lo chiama e gli lascia un messaggio al cellulare, in un dialogo immaginario, pietoso e doloroso, pieno d’amore: gli confida quanto è grande la sua mancanza.
Storia di un dolore, storia di una perdita, in cui molti di noi si possono riconoscere.

Cast

Interpreti:
Lina Sastri
Luigi Iacuzio

Soggetto:
Lina Sastri

Sceneggiatura:
Lina Sastri

Musiche:
Adriano Pennino

Montaggio:
Artemide Alfieri

Costumi:
Giovanna Napolitano

Scenografia:
Clelio Alfinito

Fotografia:
Rocco Marra

Casting:
Antonio Casparriello

FOTO


NOTIZIE 'La Mancanza'



Note:
La canzone dei titoli di coda “Ammore ammore”, testo di Lina Sastri, musica di Adriano Penninno, è cantata da Lina Sastri.

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