Recensioni di :
- FESTA DEL CINEMA DI ROMA 17 - La Stranezza


Sinossi *:
1920. L’omaggio per l’ottantesimo genetliaco di Verga è l’occasione per un ritorno in Sicilia di Luigi Pirandello. All’arrivo a Girgenti una notizia dolorosa, la morte dell’amata balia Maria Stella, lo porta ad incontrare due becchini, Nofrio e Bastiano, due esseri singolari che per diletto praticano anche il teatro. Un banale disguido impedisce e ritarda il funerale della balia e costringe lo scrittore ad addentrarsi con i due becchini nei gironi infernali della corruzione degli addetti al cimitero e poi ad attendere che l’incidente si risolva nella sua casa nella valle del Caos.
Ossessionato da un’idea strana e ancora indefinita, la creazione di una nuova commedia, Pirandello trascorre lì ore inquiete e febbrili durante le quali si susseguono visioni spettrali, ricordi, malinconiche apparizioni.
Ritornato a Girgenti dopo l’incontro con Giovanni Verga, sempre più incuriosito dal fascino singolare dei due becchini, Pirandello ne spia le prove e assiste alla prima della loro nuova farsa: La trincea del rimorso, ovvero Cicciareddu e Pietruzzu.
Nel teatrino in cui si è radunato l’intero paese, durante la spassosissima recita a un certo punto accade un evento imprevisto che costringe Nofrio e Bastiano a interrompere la rappresentazione. Repentinamente, in sala, l’atmosfera vira dal comico al tragico, e si trasforma in una resa dei conti totale in cui a confrontarsi sono la platea e gli attori. Pirandello spia ogni minima parola, ogni minimo gesto di quella comunità dolente e ne sembra insieme divertito e turbato.
Roma, 1921. Al Teatro Valle si è raccolto il pubblico delle grandi occasioni per la prima dei Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello. In platea, ci sono anche Nofrio e Bastiano, ospiti dell’autore. La recita inizia e i due assistono sorpresi e rapiti, come d’altronde anche gli altri spettatori, al susseguirsi di situazioni paradossali proposte dal commediografo nella sua commedia, sino a un finale imprevedibile.

Cast

Interpreti:
Toni Servillo (Luigi Pirandello)
Salvo Ficarra (Sebastiano Vella)
Valentino Picone (Onofrio Principato)
Renato Carpentieri (Giovanni Verga)
Donatella Finocchiaro (Maria Antonietta)
Luigi Lo Cascio (Il capocomico)
Galatea Ranzi (La madre)
Fausto Russo Alesi (Il padre)
Giulia Ando' (Santina)
Rosario Lisma (Mimmo Casà)
Aurora Quattrocchi (La balia)
Filippo Luna (Il direttore di scena)
Tuccio Musumeci (Calogero Interrante)
Giuseppe Sangiorgi (Delegato)
Mauro Milone

Soggetto:
Roberto Ando'
Massimo Gaudioso

Sceneggiatura:
Roberto Ando'
Massimo Gaudioso
Ugo Chiti

Musiche:
Michele Braga
Emanuele Bossi

Montaggio:
Esmeralda Calabria

Costumi:
Maria Rita Barbera

Scenografia:
Giada Calabria

Fotografia:
Maurizio Calvesi

Suono:
Carlo Missidenti (presa diretta)

Casting:
Chiara Agnello

Aiuto regista:
Luca Federico

Produttore:
Attilio De Razza
Angelo Barbagallo

Direttrice di produzione:
Santa Cantone

Segretaria di edizione:
Cinzia Liberati

Produzione esecutiva:
Maria Panicucci

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