Sinossi *: Per ciò che da nessuno è compreso, ma é compreso in ognuno. Il sottile movimento interno che si fa strada nelle vie mai percorse della carne. Danzare per dare corpo al corpo quando lo si imprigiona, nega e tortura. Danzare per dare spazio a quei luoghi di cui la storia non parla, nei quali forse l’arte può chiedere permesso e attraversare. Ben visibile da fuori, non da dentro. E nemmeno la realtà esterna è visibile quando si è all’interno, che sia esso luogo fisico o intimo della follia