GIORNATE DEGLI AUTORI 22 - Il ritorno di Tekla Taidelli
Dopo vent’anni da
Fuori Vena, Tekla Taidelli torna dietro la macchina da presa con il suo secondo lungometraggio,
6:06, che sarà presentato alle Notti Veneziane, sezione realizzata dalle Giornate degli Autori in accordo con Isola Edipo. Il film è sceneggiato dalla stessa regista in collaborazione con Edoardo Moghetti, al montaggio Fabio Nunziata, mentre la fotografia la firma Tommaso Lusena De Sarmiento (CCS).
Prodotto da Argo Film, Traky Film e Filmesdamente; produzioni associate Film Algarve e Film Aim e distribuito da LSPG Popcorn, 6:06 racconta la storia di Leo (Davide Valle), vent’anni e una vita in bianco e nero. Ogni mattina si sveglia esattamente alle 6:06. La sua esistenza è scandita da lavori precari e da una corsa senza tregua verso la prossima dose. La droga non è solo una dipendenza fisica, ma un meccanismo mentale che lo tiene intrappolato in un loop, un eterno déjà-vu da cui sembra impossibile uscire. Ogni tentativo di cambiare rotta, ogni fuga, lo riporta sempre al punto di partenza.
Poi arriva Jo-Jo (George Li Tourniaire, tra le interpreti di “Mare Fuori 5”). Coetanea misteriosa, parla solo francese e guida un vecchio caravan come se stesse scappando da qualcosa. Anche lei ha le sue ferite. Jo-Jo non è una salvezza facile, ma è il caos che Leo stava aspettando. Lei vede oltre le sue crepe, e forse, in mezzo alla polvere e ai paesaggi onirici del loro viaggio verso il Portogallo, le loro anime iniziano a parlarsi davvero. Ma questa non è una classica storia di redenzione. Leo continua a combattere contro la dipendenza, Jo-Jo sembra sempre sul punto di scomparire, come se fosse lì solo per mostrargli la strada.
“Questo film viene direttamente dal cuore e dall’anima. Sentivo il bisogno urgente di raccontarlo. Da più di vent’anni faccio cinema nel sociale: per me è una missione dare voce agli invisibili. I miei attori vengono dalla strada, scelti per raccontare con un realismo che definisco underground. – sottolinea Tekla Taidelli -. Il mio primo film, Fuori Vena – una storia d’amore e tossicodipendenza interpretata da me, punk, e un vero eroinomane che oggi non c’è più – è stato selezionato al 58° Festival di Locarno nella sezione Cineasti del Presente, e paragonato ad Amore tossico di Caligari. Claudio venne di persona a stringermi la mano e mi disse: ‘Benvenuta nella lista dei registi maledetti’. E maledetta, nel bene e nel male, lo sono stata davvero: come lui, ho avuto enormi difficoltà a realizzare un secondo film, sono caduta anch’io nella droga, ma ne sono uscita a testa alta. Questo film esiste per questo motivo.”
24/07/2025, 15:24