SETTE SERE, SETTE PIAZZE, SETTE LIBRI 2025 - Omaggio a Pasolini
L’ideale che illumina questo silenzio: parole profonde di Pier Paolo Pasolini dedicate ad Antonio Gramsci, in una memorabile raccolta pubblicata nel 1957 da Garzanti, sono il filo rosso della 15^ edizione del festival letterario
Sette sere, Sette Piazze, Sette Libri di Perdasdefogu (NU), nel cuore della Sardegna, ideato e diretto da Giacomo Mameli che per l’evento inaugurale 2025 ha scelto proprio un film focalizzato su un momento speciale della vita e della carriera di Pasolini, L’isola di Medea, del regista Sergio Naitza, che racconta l’incontro del poeta di Casarsa con la cantante lirica Maria Callas, sul set di “Medea”: l’inizio di una tenera amicizia, un amore obliquo di cui molto chiacchierarono le cronache dell’epoca. Appuntamento lunedì 28 luglio, alle 21 in Piazza Europa a Perdasdefogu, dove la proiezione del film, prodotto da Karel – Lagunafest, sarà introdotta dal regista con interventi della scrittrice Dacia Maraini, fra i protagonisti de L’isola di Medea, e del produttore e regista Bruno Venturi. Nel corso della serata il sassofono di Gavino Murgia proporrà interventi live, e il sindaco di Gavoi, Salvatore Lai, commenterà la frase – guida del festival, organizzato dalla Pro Loco di Perdasdefogu. La partecipazione è libera, info https://www.setteseresettepiazzesettelibri.it/
La cantante lirica più acclamata del mondo e lo scrittore-regista più scomodo e provocatorio del momento: Maria Callas e Pier Paolo Pasolini si incontravano per la prima volta nell’estate del ’69 sul set del film “Medea” che sarebbe uscito nelle sale italiane pochi mesi dopo, il 28 dicembre. Attraverso i ricordi e gli aneddoti degli amici più cari e di chi partecipò a quel film, un documentario – L’isola di Medea, scritto e diretto da Sergio Naitza, prodotto da Karel – Lagunafest – ripercorre quell’incontro e offre il racconto di un “amore obliquo”: imprevedibile perché impossibile, eppure quasi tangibile durante le riprese di “Medea” che coinvolsero Maria Callas e Pier Paolo Pasolini fra la laguna di Grado, Anzio e la Cappadocia. I racconti dei protagonisti di quel set si intrecciano così a quelli dei tanti testimoni di un incontro memorabile fra due grandissime personalità culturali dello scorso secolo. Voce guida del film è l’attore Ninetto Davoli che, giovanissimo, condivise con Pasolini momenti privati e artistici. L’isola di Medea si apre con i suoi ricordi e via via scorrono le testimonianze di chi fu su quel set: come i costumisti Piero Tosi e Gabriella Pescucci, l’attore Giuseppe Gentile, scelto da Pasolini per il ruolo di Giasone e all’epoca campione olimpionico di salto triplo. E ancora, l’attrice Piera Degli Esposti che debuttò con “Medea” nel ruolo di ancella, la scrittrice Dacia Maraini – che insieme a Pasolini, Moravia e Callas fece due lunghi viaggi in Africa. Accanto ai ricordi di Nadia Stancioff, per dieci anni assistente personale e amica di Maria Callas, e dello storico del cinema Roberto Chiesi, affiorano anche le memorie dello scenografo Dante Ferretti: «Il rapporto di Pier Paolo Pasolini con Maria Callas lasciava intuire una forte amicizia, sembravano due innamorati. Stavano insieme anche dopo le riprese, la sera. A Pier Paolo Pasolini devo tutto: mi ha aiutato a maturare nel lavoro e a crescere come persona, mi ha dato fiducia chiamandomi per fare “Medea”, uno dei ricordi più belli della mia vita».
L’isola di Medea è un film realizzato con il sostegno del produttore associato Erich Jost, per la fotografia di Luca Melis e con il montaggio a cura di Davide Melis. Premio Fellini al Tiburon International Film Festival – California e Premio miglio film della Federazione Cineclub della Grecia ad Chania Film Festival, L’isola di Medea è stato proiettato in anteprima al 23* Athens international Film Festival, nella Danaos Hall. I disegni animati dell’artista Davide Toffolo, illustratore notissimo oltre che rocker celebrato e le musiche di Marco Rocca scandiscono L’isola di Medea, sul filo rosso dell’epistolario fra Maria Callas e Pier Paolo Pasolini, intrecciato in seguito al loro incontro speciale sul set del film. Callas e Pasolini seppero creare un rapporto artistico e umano profondo, delicato e speciale. “Medea” fu la prima e unica prova d’attrice di Maria Callas al cinema, un momento di riscatto contro l’umiliazione subita da Onassis e un mettersi alla prova poiché come cantante d’opera era ormai al tramonto, mentre l’incontro con Pasolini, uomo colto e sensibile, le diede nuova forza e linfa artistica. Da quel set nacque una tenera amicizia e, in Maria, una visione d’amore illusoria e irraggiungibile. Alcuni frammenti delle lettere e poesie che il regista e la cantante si scambiarono, letti da voci off, diventano immagine viva grazie alle illustrazioni di Toffolo, e segnano come capitoli il documentario, approfondendo i dettagli di un rapporto delicato e sincero.
25/07/2025, 16:04