Note di regia di "Diventare Matteotti"
con il supporto di materiale di repertorio proveniente da archivi pubblici e privati, il film va alla ricerca del giovane Giacomo Matteotti, nativo di Fratta Polesine, dove la piazza ha un solo lato con i portici, le botteghe - tra cui quella del padre Girolamo, mercante di professione - e di fronte il monumento ai patrioti del 1821. Si va all’indietro nel tempo in questo luogo per comprendere il carattere dell’uomo, la genesi dei suoi sentimenti e valori. La piccola città quieta - oggi la chiameremmo “paese” - che gli dà i natali è quella dove giovanissimo poté coltivare una solitudine che porterà poi sempre con sé, stando sui libri più che con i compagni di gioco e comprendendo l’urgenza delle questioni sociali che afflissero il Polesine durante la sua parabola vitale, anche per un dovere verso l’amato fratello Matteo che per primo lo condusse verso gli ideali socialisti. La veloce e repentina ascesa di Giacomo Matteotti viene seguita attraverso il recupero di memorie epistolari, citazioni biografiche, appunti privati, scritti di amici e sodali, contributi giornalistici d’epoca, da Fratta a Bologna a Messina e ritorno, per rendere conto di un ambito territoriale caratterizzato da amministrazioni comunali, rapporti con le masse contadine, conflitti con la dimensione prefettizia e con quella squisitamente partitica
Alberto Gambato e
Camilla Ferrari