100 SOLLEDER LETTENBAUER - Il film verrà
presentato il prossimo 27 settembre
Il 7 agosto 1925,
Emil Solleder e Gustav Lettenbauer aprirono la storica via, che porta il loro cognome, sul monte Civetta. I due alpinisti tedeschi salirono per la prima volta l’enorme parete posta a sinistra del Cristallo, il ghiacciaio pensile situato al centro della Nord-ovest della Civetta, uscendo con una linea diretta in vetta.
100 Solleder Lettenbauer è un documentario che racconta i primi cento anni della via, diretto da Emanuele Confortin. In occasione dell’evento organizzato per il centenario della Solleder Lettenbauer, il film verrà presentato e proiettato per la prima volta, il prossimo 27 settembre ad Alleghe, in provincia di Belluno. All’evento parteciperà anche il Presidente generale del CAI Antonio Montani.
Lo scopo del lavoro, prodotto da Alessandro Baù, Alessandro Beber e Emanuele Confortin, con la partecipazione economica del Club Alpino Italiano, è di ripercorrere, nel tempo, la celebre ascensione inserendola nel contesto della parete Nord-ovest del Civetta, su cui sono state scritte alcune delle pagine più entusiasmanti dell’alpinismo dolomitico. Si tratta di un exploit senza precedenti, caratterizzato dallo sviluppo di più di 1100 metri, dalla costante verticalità della roccia, dall’esposizione a nord e dal superamento delle difficoltà tecniche. Il tutto fu risolto in giornata, con una “corsa” dall’attacco alla cima senza ricorrere al bivacco, soluzione inevitabile per molti dei successivi ripetitori.
Centrale nell’opera è la narrazione visiva della ripetizione dell’itinerario, realizzata “cercando di essere il più lenti possibile”, per riuscire a documentare al meglio la via e ad assaporarne i tratti salienti.
“Nel nostro lavoro, abbiamo cercato di intrecciare documenti storici e immagini di archivio alle voci di alcuni dei maggiori conoscitori della parete, il tutto sullo sfondo delle riprese realizzate ad agosto 2024, durante la nostra ripetizione della via”, ha affermato Emanuele Confortin. “Quando Valter Bellenzier, Alessandro Baù e Alessandro Beber mi hanno proposto di curare la regia del lavoro ho accettato senza esitazioni. Da frequentatore delle montagne dell’Est, sono sempre stato affascinato dalla Nord-Ovest e poterne raccontare la storia, almeno in parte, è stato un onore, ma anche una responsabilità”, continua Confortin.
22/09/2025, 12:42