FESTA DEL CINEMA DI ROMA 20 - Proiezione
speciale per "Il Principe della Follia"
Sarà presentato alla XX edizione della Festa del Cinema di Roma nella sezione “Special Screening” il film “
IL PRINCIPE DELLA FOLLIA” scritto e diretto da Dario D’Ambrosi, una produzione Red Post Production, con Stefano Zazzera, Alessandro Haber, Andrea Roncato, Carla Chiarelli, Mauro Cardinali, Omar Monno, tra gli altri.
“Il Principe della Follia” è realizzato con il contributo di Regione Marche PR-FESR 2021-2027, Fondazione Marche Cultura e Marche Film Commission e con il contributo del Ministero della Cultura Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo.
Dopo oltre quarant’anni di ricerca artistica e umana nel mondo della disabilità, Dario D’Ambrosi, regista, autore e fondatore del Teatro Patologico firma il suo nuovo film che si presenta come un’opera intensa e visionaria ispirata a una storia vera, che racconta il coraggio, la sofferenza e la dignità di chi vive ogni giorno con la malattia e l’esclusione sociale.
La vicenda trae origine da un incontro realmente avvenuto nel 1979, durante il ricovero dell’autore presso il manicomio “Paolo Pini” di Milano, dove D’Ambrosi conobbe un giovane uomo affetto da gravi disabilità psichiche e fisiche, segnato da una profonda sofferenza interiore ma capace di trasmettere una forza struggente. A distanza di decenni, quella testimonianza ha preso corpo in un film che non vuole solo raccontare la condizione di un singolo individuo, ma la tragedia dell’intera famiglia che vive accanto a un figlio con disabilità fisica e psichica. Un aspetto che spesso viene dimenticato o messo da parte, ma che invece è parte integrante e dolorosa della realtà.
Infatti la malattia non riguarda mai una sola persona, ma coinvolge chi condivide la casa, la vita e il peso quotidiano delle fragilità.
Per dare volto e voce al protagonista, D’Ambrosi ha scelto Stefano Zazzera, un uomo che, colpito dal morbo di Parkinson a soli 40 anni, incarna con autenticità e delicatezza le fragilità del personaggio, un “Joker” italiano. L’incontro tra il regista e l’attore non professionista ha generato una complicità umana profonda, rendendo possibile la narrazione di una storia che scuote, commuove e invita a riflettere. Un’interpretazione non costruita a tavolino, ma che nasce dal suo dolore, dalle sue debolezze e dalla sua forza. Zazzera riesce a trasmettere la sofferenza senza mai cadere nel pietismo; proprio per questo lo spettatore può vivere un’esperienza artistica ed emotiva unica e irripetibile. Veste i panni di un “Joker” che non viene celebrato come icona della follia, perché qui la sofferenza è reale, autentica, vissuta sulla pelle. La sua è dunque un’interpretazione magistrale di una condizione psichica.
Nel cast, oltre a Stefano Zazzera nel ruolo di Luca, ci sono: Alessandro Haber (Benito), Andrea Roncato (tassista), Carla Chiarelli (Maria), Mauro Cardinali (Roberto/Vanessa), Omar Monno (Oscar), Francesca Giulia Geronimi (Maria da giovane), Nicolò Cerreti (Benito da giovane), Christina Andrea Rosamilia (Christina), Gianluca Fraternale (Luca da bambino) e Dario Piccioni (Roberto da bambino).
“Il Principe della Follia” è un’opera potente che riscatta il mondo della disabilità da ogni retorica, restituendo centralità alla persona, alla sua umanità e alla sua capacità di esprimersi attraverso l’arte. Il film non è una denuncia ma un viaggio, un atto d’amore verso la diversità: racconta la malattia senza pietismo, mostrando il potere della memoria come terapia del ricordo, il valore della famiglia, della creatività e dell’immaginazione come strumenti autentici di resistenza, cura e rinascita.
Attraverso una poetica della fragilità, D’Ambrosi continua il suo percorso artistico iniziato sui palcoscenici di tutto il mondo, dagli Stati Uniti al Giappone, dall’Africa all’Europa, per dare voce a chi troppo spesso resta invisibile.
Il film si fa strumento di trasformazione sociale e culturale, veicolando un messaggio chiaro: il disabile non è un limite, ma una risorsa emotiva e umana per la collettività.
“Il Principe della Follia” è molto più di un film: è una testimonianza artistica necessaria, un’opera che tocca l’anima e invita a guardare oltre i pregiudizi. È un invito aperto a tutti, spettatori, istituzioni, educatori, giovani a compiere un viaggio “dentro l’altro” e, quindi, dentro sé stessi.
29/09/2025, 15:33