CINEMA ITALIANO VILLERUPT 48 - Al via l'edizione 2025
Domani, venerdi 24 ottobre, è in programma la cerimonia d’apertura del
Festival du Film Italien de Villerupt, uno degli appuntamenti più longevi e prestigiosi dedicati al cinema nazionale all'estero. Fino all'11 novembre, la cittadina francese della Lorena si trasformerà nel cuore pulsante della cultura cinematografica italiana accogliendo come di consueto circa 30.000 spettatori con una programmazione che conta più di 70 film distribuiti in 250 proiezioni nelle sei sale del territorio.
I direttori artistici Oreste Sacchelli e Federico Pedroni nella nota al catalogo parlano per questa edizione di “Un’annata eccellente.” E sottolineano che “Ogni anno, la selezione dei film ci porta a riflettere sullo stato di salute del cinema italiano e ogni anno rimaniamo sorpresi dalla sua vitalità, anche nei momenti più critici per l’intero settore.”
UNA COMPETIZIONE DI ALTO LIVELLO
Il cuore pulsante del festival è rappresentato dalla selezione competitiva (https://festival-villerupt.com/films-competition/), che quest'anno riunisce 15 titoli valutati da varie giurie distinte. La Giuria Lungometraggi è presieduta dall'attore Fabrizio Rongione (volto feticcio dei fratelli Dardenne) oltre che sceneggiatore e produttore. Vi sono poi la Giuria della Critica, quella degli Esercenti di cinema e la Giuria Giovani composta da liceali provenienti da Francia e Lussemburgo.
Tra i film in gara spiccano titoli come
Diamanti di Ferzan Ozpetek, che riunisce tutte le sue attrici feticcio in un commosso omaggio al cinema,
Fuori di Mario Martone, ambientato nella Roma del 1980 e incentrato sulla figura di Goliarda Sapienza, e
Duse di Pietro Marcello, con Valeria Bruni Tedeschi nei panni della leggendaria attrice teatrale.
Non mancano opere di giovani autori come
Gioia Mia di Margherita Spampinato, storia di formazione ambientata in Sicilia,
L'albero di Sara Petraglia sulla giovinezza romana, e
Il Nibbio di Alessandro Tonda, che ricostruisce il drammatico caso dell'agente Nicola Calipari ucciso in Iraq nel 2005.
Particolare attenzione merita
Le assaggiatrici di Silvio Soldini, intenso dramma storico ambientato nel 1943 e
Sotto le Nuvole di Gianfranco Rosi, film in bianco e nero che ha ottenuto il Premio Speciale della Giuria alla Mostra di Venezia.
PREMIO L’AMILCAR DE LA VILLE
Uno dei momenti centrali del Festival risiede nella cerimonia di consegna del Premio l’Amilcar de la Ville (riconoscimento annuale ad una personalità del nostro cinema nazionale) che andrà il 7 novembre a
Andrea Segre, il cineasta veneto presente con quattro suoi titoli nelle varie sezioni : Berlinguer. La grande ambizione, Welcome Venice, Io sono Li, L’ordine delle cose.
FUORI CONCORSO: LE ANTEPRIME PIÙ ATTESE
La sezione Hors Compétition (https://festival-villerupt.com/films-hors-competition/) propone undici titoli di grande richiamo. Tra questi,
Breve Storia d'Amore di Ludovica Rampoldi (che presenterà il film in sala), una sorta di thriller psicologico con Pilar Fogliati e Adriano Giannini,
La Grazia di Paolo Sorrentino con Toni Servillo nei panni di un presidente della Repubblica alle prese con laceranti questioni morali, e
Napoli-New York di Gabriele Salvatores, toccante storia di due bambini nel dopoguerra.
Completano la sezione
Hey Joe di Claudio Giovannesi con James Franco, Primavera di Damiano Michieletto sulla vita della giovane violinista Cecilia che s’imbatte nel grande compositore Antonio Vivaldi nella Venezia del XVIII secolo, e U.S. Palmese dei Manetti Bros., commedia calcistica ambientata in Calabria.
PANORAMA: 17 FILM PER SCOPRIRE IL MEGLIO DELLA RECENTE PRODUZIONE
La rassegna Panorama (https://festival-villerupt.com/films-panorama/)offre una ricca selezione di 17 opere che hanno segnato le ultime stagioni cinematografiche. Tra queste, Berlinguer, la Grande Ambizione di Andrea Segre con Elio Germano, ritratto del leggendario segretario del PCI, Eterno Visionario di Michele Placido su Luigi Pirandello e Nonostante di Valerio Mastandrea che racconta di un uomo ricoverato da un po'di tempo in ospedale ma quella condizione sembra il modo migliore per vivere la sua vita, al riparo da tutto e da tutti.
Spiccano anche Romeo è Giulietta di Giovanni Veronesi, rivisitazione contemporanea del classico shakespeariano, Sei Fratelli di Simone Godano con Riccardo Scamarcio, e Vittoria di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman, intenso ritratto di una donna napoletana che sogna di adottare una bambina.
IL TEMA DELL'EDIZIONE: VENEZIA LA ROUGE
Quest'anno il festival pone al centro della propria riflessione culturale Venezia, città dei canali, dei misteri e del mascheramento, attraverso la rassegna tematica “Dans Venise la Rouge". La programmazione include capolavori come Morte a Venezia e Senso di Luchino Visconti, Casanova, un Adolescent à Venise di Luigi Comencini, e film contemporanei come "Io Sono Li (La Petite Venise) e Welcome Venice di Andrea Segre, Lasciami Andare di Stefano Mordini e Gloria! di Margherita Vicario.
MARCO BELLOCCHIO: UN IMMENSO SGUARDO RETROSPETTIVO
Grandioso Omaggio a Marco Bellocchio con una retrospettiva che ripercorre oltre sessant'anni di cinema attraverso dieci film fondamentali: da I Pugni in Tasca (1965), opera d'esordio che sconvolse il cinema non solo italiano a Buongiorno, Notte (2003) sul caso Moro, da Vincere (2009) sulla figura di Ida Dalser a Il Traditore (2019) con la straordinaria interpretazione di Pierfrancesco Favino nei panni di Tommaso Buscetta.
Saranno proiettati anche Fai Bei Sogni (2016), Sorelle Mai (2010), L'Ora di Religione (2002), Il Regista di Matrimoni (2006), Marx può Aspettare (2021) e Rapito (2023). Ad accompagnare le proiezioni la presenza di Pier Giorgio Bellocchio che incontrerà il pubblico in più occasioni.
BARBARA RONCHI: RITRATTO DI ATTRICE
Il festival dedica un focus particolare (Portrait d’Ami ) a Barbara Ronchi, una delle attrici più interessanti del cinema italiano contemporaneo. Diplomata all'Accademia Silvio D'Amico, Ronchi ha lavorato con i maggiori autori italiani – da Marco Bellocchio a Valeria Golino, da Claudio Noce a Cristina Comencini – distinguendosi per l'intensità interpretativa e la capacità di incarnare personaggi complessi.
Presente al Festival con quattro film, il pubblico potrà incontrarla sabato 8 novembre in occasione delle proiezioni di Familia di Francesco Costabile e Settembre di Giulia Louise Steigerwalt , film che le è valso il David di Donatello 2023 come migliore attrice protagonista.
CLAUDIA CARDINALE: 40 SCATTI INEDITI DA 8½
"Claudia Cardinale. Il était une fois en Italie", titolava Libération all'indomani della sua scomparsa. A pochi mesi dalla morte dell'attrice, avvenuta proprio in quella Francia che l'aveva accolta e amata, il festival le dedica una Mostra fotografica esclusiva con 40 immagini provenienti dalla collezione privata di Antonio Maraldi, curate dallo stesso Maraldi. E’ il 1963, anno della consacrazione internazionale di Claudia Cardinale grazie a due capolavori assoluti: 8½ di Federico Fellini e Il Gattopardo di Luchino Visconti.
Le magnifiche fotografie in bianco e nero, scattate da Paul Ronald (fotografo di scena ufficiale), documentano la lavorazione felliniana: si vedono la cura e l'attenzione che il Maestro riminese riservava all'attrice, sia durante le pause che prima di girare le scene. Particolarmente emozionanti le immagini in cui Fellini suggerisce le battute a Claudia nell'auto, o dirige il suo viso nella sequenza del vagone ferroviario (poi tagliata al montaggio in favore della celebre scena finale della ronde).
Accanto agli scatti di set, sfilano ritratti per la maggior parte inediti: primi piani e figure intere che catturano l'intensità dello sguardo, la bellezza del sorriso e la grazia del volto dell'attrice. Completano l'esposizione alcune rarissime foto a colori che Paul Ronald scattò di sua iniziativa, ulteriore testimonianza dell'incantevole fascino di Claudia Cardinale
GLI OSPITI E LE MASTERCLASS
Il festival accoglierà numerosi ospiti: oltre a Pier Giorgio Bellocchio e Barbara Ronchi, saranno presenti Andrea Segre, Ludovica Rampoldi e Nicola Giuliano (produttore di Indigo Film).
Martedì 28 ottobre, in occasione della proiezione di "L'Ordre des Choses", interverrà lo storico Gérard Noiriel per un dibattito su immigrazione e classe operaia. Mercoledì 29 ottobre è prevista una ciné-conferenza dal titolo "Filmer Venise et Mourir", a cura di Image'Est.
23/10/2025, 10:20