FESTA DEL CINEMA DI ROMA 20 - "Cannibali": la nascita di un'antologia
L'antologia “
Gioventù Cannibale”, edita da Einaudi Stile Libero, è stata nella seconda metà degli anni novanta un fenomeno letterario innovativo, almeno per l'Italia. Ispirata da forti influenze letterarie americane e non solo, ma anche cinematografiche come i film di Quentin Tarantino, ha trasportato la nostra lettera nel genere "pulp" e "splatter". Gli autori di quel movimento, come Aldo Nove, Tiziano Scarpa, Paolo Repetti, Alda Teodorani, Marino Sinibaldi, Emanuele Trevi e Raul Montanari, ricordano la loro esperienza creativa in "
Cannibali" di
Hilary Tiscione.
Un tempo sconosciuti, oggi autori più o meno affermati, i "cannibali" sono stati scrittori che scrivevano dentro i tempi, cosa difficile ed innovativa, e che al contempo hanno fatto crescere attorno a loro una nuova generazione di critici, creando un'operazione di marketing diversa, creandosi un alone di critica "negativa" intorno a loro. Tutti gli intervistati sono consapevoli, già ai tempi, del fenomeno che avevano creato, molto influenzato anche dal fumetto, arte libera, già ai tempi, di espressione. Un nuova generazione per l'Italia, fuori dai canoni classici.
Nel documentario vi è anche l'intervento di Daniele Ciprì, che racconta la sua esperienza ed il progetto "
Gli Uomini in Vendita", realizzato ai tempi con Franco Maresco, dove vi è un mercificazione video degli uomini che diventano vermi, merda, che come definisce un esperimento di "
lezione di umanità".
Hilary Tiscione con "
Cannibali/B>" ci riporta indietro nel tempo, ad un'esperienza letteraria "diversa". La analizza tramite interviste e materiali d'archivio televisivi dell'epoca, sempre molto scettici verso il l'antologia di racconti che si stava creando ai tempi. Nella sua narrazione porta in scena i protagonisti, ma anche gli antagonisti, creando interesse nello spettatore, che forse, andrà a ricercare o a rileggere le uscite letterarie di “Gioventù Cannibale”.
23/10/2025, 21:30
Simone Pinchiorri