Note di regia di "I Love Lucca Comics & Games"
Premessa Narrativa
La mia esperienza come regista si è sempre concentrata su storie che esplorano la natura umana nei suoi aspetti più autentici e universali, mettendo in luce emozioni profonde e legami tra persone sia quando devo raccontarle nei miei romanzi sia nelle opere audiovisive
come nel docu-film “Il viaggio degli eroi”. Quando ho iniziato a immaginare un film che
raccontasse il Lucca Comics & Games, ho capito subito che avevo di fronte un’opportunità unica: raccontare un evento capace di trasformare una città in un luogo magico, dove si annullano le distanze tra immaginazione e realtà.
Eppure, la strada che mi sono trovato a percorrere ha presto deviato verso nuove traiettorie.
Lucca Comics & Games non è solo un festival, ma un’esperienza collettiva che genera un profondo senso di appartenenza e felicità. È un momento in cui persone di tutte le età e provenienze condividono un sogno comune, mettendo da parte il peso della quotidianità per immergersi in un mondo in cui tutto sembra possibile.
Ed è proprio questa la storia che dovevo raccontare: il potere trasformativo della creatività e della comunità, e la magia che nasce quando migliaia di persone si ritrovano unite da una passione condivisa.
Il titolo, "
I love Lucca comics & Games", non è casuale.
È un viaggio emotivo e visivo attraverso una Lucca che si trasforma, raccontata attraverso gli occhi di persone (e non personaggi) che portano con sé storie di cambiamento, crescita e scoperta. Le interviste ai talent rappresentano una guida, un filo conduttore che contestualizza l’unicità del Lucca Comics & Games. Artisti, creativi, editori, espositori e
organizzatori offrono una prospettiva professionale e appassionata sull’impatto culturale dell’evento, evidenziandone la capacità di unire passato e futuro, radicandosi nella storia e al contempo proiettandosi verso nuove dimensioni di immaginazione. Le loro parole fungono da cornice, valorizzando il festival come un luogo in cui i sogni prendono forma e le idee trovano casa.
Accanto a questa visione più ampia e istituzionale, il film si immerge nelle vicende umane dei partecipanti (i community player o communitier) creando un legame profondo con il pubblico
Al centro di questo racconto ci sono protagonisti che trovano in Lucca non solo una cornice spettacolare, ma un vero e proprio catalizzatore di cambiamento. C’è Federica, che, grazie al festival, ha incontrato Valentina e scoperto l’amore in un’esperienza che ogni anno
rinnova la loro connessione; c’è Chiara, che, dopo un periodo buio, ha trovato nella magia della fiera un motivo per riscoprire se stessa e la propria creatività.
Gianluigi e suo figlio Iago vivono Lucca come un rituale di libertà e complicità, un tempo prezioso dove la quotidianità si sospende e il loro legame si rafforza.
Il cuore simbolico dell’evento può essere rappresentato dalla costruzione di un Mandala. Come nelle antiche tradizioni, la sua forma prende vita lentamente, granello dopo granello, grazie al contributo di molte mani. Ogni gesto, ogni colore, ogni dettaglio aggiunto è parte di un disegno più grande che solo il tempo rivela. Così Lucca Comics & Games fiorisce dall’apporto corale di migliaia di persone: organizzatori, espositori, artisti e pubblico.
Ho voluto raccontarlo con una sequenza in cui un gruppo di persone lo realizzano davanti ai nostri occhi, in un’atmosfera sospesa, quasi fuori dal tempo. I movimenti sono lenti e precisi, i suoni ovattati, lo sguardo dello spettatore è invitato a indugiare sui dettagli: il granello di sabbia che cade, la mano che lo guida, il colore che si espande. È un rito collettivo che, nel suo comporsi, riflette la paziente costruzione del festival stesso.
Ma, come il Mandala, anche il festival è destinato a dissolversi: al termine, ogni elemento viene smontato, le piazze tornano vuote, le strade riprendono il loro ritmo.
Nulla resta se non il ricordo e l’attesa della prossima edizione, quando il disegno potrà ricominciare a comporsi.
Ogni storia mostra come il Lucca Comics & Games non sia solo una fiera, ma una possibilità: un’occasione per riscoprire l’amicizia, l’amore, la fiducia in se stessi. Per qualcuno è una rivincita, come nel caso di Giada, che ha trasformato il bullismo subito da adolescente in una carriera da cosplayer internazionale, trovando proprio in questo evento il riconoscimento che cercava. Per altri è un rifugio, come per Antonio, che descrive Lucca come il luogo in cui il suo essere otaku non è solo accettato, ma celebrato.
Questo doppio binario permette al documentario di avere un respiro ampio, celebrando l’evento come fenomeno culturale e sociale, ma allo stesso tempo mantenendo un’intimità narrativa che tocca corde emotive profonde. Il Lucca Comics & Games diventa così un prisma attraverso cui osservare non solo l’impatto di un festival, ma anche la capacità di un luogo e di un evento di generare connessioni autentiche e indimenticabili, che continuano a vivere nei cuori di chi le ha sperimentate.
Le due prospettive si intrecciano e dialogano, portando lo spettatore in un viaggio che è al tempo stesso universale e personale, un’esperienza che esplora il significato più profondo della felicità condivisa.
Visione & Stile
"
I love Lucca Comics & Games" è un film che mescola realismo e poesia visiva, immergendo lo spettatore in un viaggio emozionale e sensoriale. Le riprese intime, focalizzate sui volti e sui dettagli, racconteranno le emozioni autentiche dei protagonisti, rendendoli immediatamente vicini al pubblico. Ogni sguardo, sorriso o gesto catturato sarà un invito a entrare nelle loro storie, a condividere i loro sogni e le loro passioni. Per esaltare questa dimensione di intimità e immersione, ho scelto di girare il film senza la stabilità del cavalletto, preferendo una macchina a mano fluida. Questa scelta permette di seguire i protagonisti nei loro movimenti, catturando le sfumature delle loro emozioni in modo
naturale, come se il pubblico camminasse accanto a loro.
La macchina a mano aggiunge un senso di immediatezza e autenticità, adattandosi al ritmo della narrazione e rendendo l’esperienza visiva più viva e coinvolgente. Questo approccio enfatizza anche il dinamismo delle scene corali, permettendo di immergersi nella folla e percepire l’energia vibrante del festival attraverso movimenti fluidi e organici.
Parallelamente, alcune sequenze prevederanno l’uso di riprese aeree, utilizzate in pochi momenti chiave per offrire una visione d’insieme della magia collettiva del Lucca Comics & Games. Questi punti di vista ampi e potenti sono il contrappunto all’intimità delle riprese a mano, ampliando la prospettiva e restituendo la grandiosità dell’evento. Le inquadrature a volo d’uccello mostrano la città trasformata, abbracciando l’interezza del festival e sottolineando la bellezza delle mura medievali e del fiume di persone che le attraversa.
La fotografia è pensata per sottolineare il contrasto tra i diversi momenti del racconto: durante il festival, colori vivaci e saturi daranno vita a un mondo straordinario, quasi fantastico; nei momenti più intimi e riflessivi, la palette cromatica si addolcirà, con toni caldi e morbidi che inviteranno a una dimensione più introspettiva.
Anche il ritmo narrativo seguirà questa dualità. Nelle scene dedicate alla vitalità del festival, il montaggio è rapido e coinvolgente, trasmettendo l’intensità e il dinamismo dell’evento. Al contrario, nei momenti personali dei protagonisti, il tempo si distende, concedendo spazio alla riflessione e alla connessione emotiva.
Infine, la musica ha un ruolo centrale: una colonna sonora che accompagna il pubblico lungo l’intero viaggio, passando da brani originali che catturano l’anima dell’evento realizzati da Fabio Antonelli a musiche d’atmosfera che enfatizzano il legame emotivo
tra i protagonisti e il festival.
Il risultato è un’esperienza cinematografica che restituisce la complessità e la bellezza di Lucca Comics & Games, intrecciando visioni personali e collettive in un racconto che celebra la creatività e la magia dell’immaginazione.
Manlio Castagna