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Le Città del Cinema - I Luoghi dei Film Cult Girati in Italia" di Pino Farinotti, Paolo Casella, Giancarlo Zappoli, Marzia Gandolfi, Roberto Manassero, Simone Emiliani, 160 pp, Morellini Editore, 2024 Da Vacanze romane a La dolce vita, da Notting Hill a Il meraviglioso mondo di Amélie, il cinema non solo ha plasmato il nostro immaginario ma ha anche ridefinito l’attrattiva di centri urbani e quartieri. Le città italiane, con i loro set straordinari, hanno contribuito a narrazioni indimenticabili, conferendo un valore aggiunto alle produzioni cinematografiche e ai luoghi stessi.
Il team di giornalisti di MYMovies, il grande portale di cinema, vi condurrà in un viaggio giocoso e coinvolgente attraverso il mondo del cinema e dei suoi luoghi iconici... (continua). Tra queste pagine scoprirete nuovi film e rivivrete quelli che avete amato, vi innamorerete delle storie e dei personaggi, ma anche dei luoghi in cui i film sono ambientati.
Pino Farinotti racconta la Milano di Visconti, Antonioni, Lattuada e la Napoli di Martone, Sorrentino, Eduardo, Totò, Troisi. Paola Casella le innumerevoli pellicole girate a Roma, da De Sica a Fellini, da Visconti a Rossellini, fino a Nanni Moretti, Muccino e ancora Sorrentino. Giancarlo Zappoli la Bologna di Pupi Avati e Pierpaolo Pasolini e la Venezia di Visconti, Sergio Leone e Woody Allen. Infine, ancora Paola Casella per Bari, Marzia Gandolfi per Torino e per Palermo, Roberto Manassero per Genova e Firenze. Per Trieste Simone Emiliani, che ha raccontato anche i luoghi della Sardegna, unica eccezione a una narrazione che celebra i luoghi urbani. prezzo di copertina: 24.00 € Questo risulta fuori catalogo
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Le verita' nascoste. Il cinema di Asghar Farhadi" di Simone Emiliani, 136 pp, Edizioni ETS, collana Clockwork. Gente di cinema, 2022 È il primo cineasta iraniano ad aver vinto l'Oscar per Una separazione (2011), riconoscimento che ha ottenuto nuovamente per Il cliente (2016), entrambi come miglior film straniero. Inoltre è stato spesso premiato nei più importanti festival internazionali. Alla Berlinale ha vinto l'Orso d'oro per Una separazione e l'Orso d'argento come miglior regista per About Elly (2009). Al Festival di Cannes si è aggiudicato il Gran Premio della giuria per Un eroe (2021) e il premio per la sceneggiatura per Il cliente... (continua). La passione per il teatro è evidente nella messinscena, nel modo di filmare gli spazi ristretti, di dirigere gli attori e soprattutto nell'attenzione alla scrittura. Le sue sceneggiature sono ricche di dettagli, di eventi che possono ribaltarsi da un'inquadratura all'altra e sottolineano come ogni situazione possa essere vista differentemente a seconda del punto di vista del personaggio. Nella sua filmografia convivono Harold Pinter e Akira Kurosawa, Henrik Ibsen ed Elia Kazan, Anton ?echov, Richard Brooks, Michelangelo Antonioni e il Neorealismo italiano. Oggi è tra i più importanti registi del suo paese ed è tra i nomi fondamentali del cinema internazionale contemporaneo. Con scritti di Elisa Baldini, Edoardo Becattini, Daniela Brogi, Dario Cecchi, Valentina D'Amico, Simone Emiliani, Federico Ferrone, Caterina Liverani, Marco Luceri, Daniel Montigiani, Luigi Nepi, Claudia Porrello, Gabriele Rizza, Anna Chiara Sabatino, Boris Schumacher, Stefano Socci, Sergio Sozzo, Aldo Spiniello, Massimo Tria, Marco Vanelli. prezzo di copertina: 14,00 € Questo risulta fuori catalogo
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Qualcosa di Travolgente - Il Cinema di Jonathan Demme" di Simone Emiliani, 170 pp, goWare, 2019 Dagli inizi per Roger Corman ai 5 Oscar per Il silenzio degli innocenti. Una filmografia ricchissima e inclassificabile, che ogni volta sembra danzare e reinventare i generi. Tra il mélo processuale di Philadelphia e commedie thriller come Qualcosa di travolgente e Una vedova…allegra ma non troppo. Passando per il carcerario al femminile (Femmine in gabbia), l’omaggio a Hitchcock (Il segno degli Hannan) e alla Nouvelle Vague (The Truth About Charlie)... (continua). E in mezzo uno dei più bei film-concerto di sempre (Stop Making Sense) e documentari che diventano invece viaggi intimisti. Uno stile riconoscibilissimo ma che si rimette ogni volta in discussione. Una libertà nel dirigere gli attori che gli fa tirare fuori sempre il meglio di sè. Forse non basterebbero due vite per fare tutto quello che ha fatto Jonathan Demme. Scomparso troppo presto. Come Fassbinder, Truffaut e Troisi. Ma capace di rendere il suo cinema ancora più immortale nel corso degli anni. In questo libro ripercorriamo tutta la sua sterminata attività: cinema, tv, documentari, videoclip. Poi ci sono le sue interviste. E da lì sembra partire un altro dei suoi film. Che non sembrano mai avere un finale. Come Rachel sta per sposarsi o Dove eravamo rimasti. Perché potrebbero anche non finire mai. prezzo di copertina: 16,00 € Questo risulta fuori catalogo