TUTTA COLPA DEL ROCK - Una commedia divertente e piena di gags
La musica come redenzione, il rock come rinascita. E’quello che ci racconta il regista torinese
Andrea Jublin nel suo ultimo film “
Tutta Colpa del Rock”, uno dei tanti tentativi di rinfrescare la commedia all’italiana, quel genere che ci ha fatto conoscere in tutto il mondo, con grande ammirazione da parte di tutti i cineasti.. Da anni, si sa, la nostra commedia non vive i migliori giorni, non naviga in buone acque. Tanti i titoli che affollano le stagioni cinematografiche, ben pochi degni di considerazione. Prima di ogni giudizio su questo e sui prossimi film che verranno, è doverosa una considerazione. A quale target di pubblico può rivolgersi un film come “
Tutta Colpa del Rock”? Difficile dirlo. Il pubblico sempre più latitante, davvero cerca ancora la commedia più o meno all’italiana? Fra eroi della Marvel, horror di ogni tipo, scadenti film americani e qualche titolo di nicchia qua e là…qualunque tentativo di tenere a galla la commedia all’italiana, rischia di naufragare, al di là di ogni risultato artistico.
La prima sensazione che si ha guardando “
Tutta Colpa del Rock”, è che sia una commedia come tante, senza odore né sapore. Poi, a pensarci bene, questo film uscito a fine agosto merita alcune considerazioni positive. Prima di tutto il cast;
Lillo Petrolo è perfetto per la commedia. Ha i tempi comici e la faccia giusta (anzi…le facce giuste). Se poi i suoi “colleghi di set” sono ottimi attori come
Maurizio Lastrico e
Elio (di Elio e le Storia tese) il gioco è fatto. Il cast è super azzeccato. Petrolo & Lastrico insieme meriterebbero da soli una serie tv. E tutto finisce per giovare al film, andando a sopperire ad una sceneggiatura zoppicante. La forza del film sta proprio negli attori protagonisti. Da segnalare anche
Agnese Claisse che ha il cinema nel suo Dna visto che sua madre si chiama Laura Morante, debuttando a soli sette anni in "
Ferie d’Agosto". Anche la dolce
Carolina Crescentini con un look insolito look alla Julianne Moore è perfetta nel ruolo della direttrice del carcere che decide di puntare sulla musica come “attività ricreativa”. Non da meno i bravi
Valerio Aprea e
Massimo De Lorenzo.
Diciamola tutta; se l’obiettivo degli autori era quello di far passare agli spettatori almeno cento minuti con il sorriso sulle labbra, allora l’obiettivo è pienamente riuscito. Alla fine si esce dalla sala, pensando con divertimento, alle gags e ai salti mortali dei protagonisti, per uscire dal carcere e poter partecipare ad una sorta di talent show. Con il rischio di tornare a casa e già dimenticare tutto o quasi, accendere la tv e guardare Lol. Gialappa Show, Only Fun e divertirsi nello stesso modo, pensando che la nuova commedia all’italiana debba essere la stessa cosa. Allora meglio tornare al cinema e rivedere “
Tutta Colpa del Rock”.
04/09/2025, 12:33
Federico Berti