Note di regia di "Mothers" di Alice
Questo film nasce da un’urgenza. Quando ho iniziato, in Italia una legge stava per trasformare la gestazione per altri in un reato universale; poi è arrivata l’approvazione e il dibattito è svanito, lasciando le persone da sole a convivere con la paura. Ho iniziato a chiedermi cosa accade alle persone imprigionate in quel silenzio, costrette a difendere la propria famiglia come fosse un crimine.
Per oltre un anno ho cercato donne disposte a parlare, frenate dalla paura che la loro scelta potesse ritorcersi contro di loro o contro i loro figli. Ho sentito una grande responsabilità nel raccontare senza semplificazioni ma anche senza certezze assolute le loro storie di dolore, resilienza, perdono, maternità. Ed ho sentito l’urgenza di raccontarle non per cercare consenso, ma per rimettere le persone al centro.
Il documentario "
Mothers" vuole ascoltare. Perché penso che ascoltare, oggi, sia un atto politico. Ho ascoltato donne dall’altra parte del mondo costrette a tenere figli che non erano i loro, e genitori che nel mio Paese vivono nell’ansia di perdere quelli che stanno crescendo.
E poi ho ascoltato Lia, nata grazie alla gestazione per altri vent’anni fa che si batte per dire al mondo che lei esiste.
Il loro dolore e il loro coraggio mi hanno attraversata, ed ho sentito l’esigenza di raccontare un tema così temuto e così complesso perché penso che ogni volta che uno Stato decide chi può generare, chi può amare, chi può appartenere, esercita un controllo che travolge tutti, non solo chi ne è direttamente colpito.
Realizzare "
Mothers" è stata un’esperienza dolorosa.
Alice Tomassini