Sinossi *: Sven, un anarchico cicloattivista norvegese, e Mario, un cicloattivista romano disincantato ma appassionato, uniscono le forze per costruire il “Sentiero Pasolini,” un percorso ciclabile che colleghi Roma al mare lungo il fiume Tevere. Nello stesso territorio, Giulia, una giovane contadina, lotta per salvare la sua terra dall'avanzare della speculazione edilizia. Le loro battaglie, apparentemente diverse, finiscono per intrecciarsi. Sven, che vive a Roma ormai da oltre 30 anni, aveva introdotto Pasolini in Norvegia traducendo “Teorema”. Grazie agli scritti pasoliniani ha scoperto la riva sinistra del Tevere, dalla città fino all’idroscalo di Ostia, dove il poeta fu assassinato nel 1975. Filosofo e anarchico, Sven è un borghese elegante e raffinato, ma i suoi amici più cari sono persone comuni. Nonostante la sua lunga familiarità con l’Italia e la sua cronica disorganizzazione, crede ancora che valga la pena lottare insieme ai suoi compagni per aprire il Sentiero Pasolini, seguendo antiche vie sulla riva del Tevere. La storia inizia nella primavera del 2020. Sotto un trafficato cavalcavia, Sven e Mario tentano di ripulire i resti di un antico ponte romano nascosto dalla vegetazione incolta. Poco distante, qualcuno, celato nel verde di una proprietà privata, aizza i cani contro di loro. Nel frattempo, poco distante nella campagna romana della Cecchignola, Pietro, un agricoltore da cinque generazioni, si commuove fino alle lacrime durante un'intervista con una troupe cinematografica senza riuscire a spiegare il suo problema. Giulia e Pietro hanno ridato vita alla azienda agricola familiare esistente da generazioni ma ormai circondata dal cemento della città. Il loro principale avversario è il Consorzio Colle delle Gensole, un gruppo di piccoli proprietari terrieri e grandi imprese edili romane desiderosi di urbanizzare la zona. Pietro e Giulia sono gli unici a essersi rifiutati di aderire al consorzio. La forza dell’agricoltore Pietro risiede nel legame speciale con sua figlia Giulia. A 27 anni, sposata e madre di due figli, Giulia lavora la terra al fianco del padre in un modo che ricorda i contadini del Novecento - attraverso sguardi, cenni e silenzi. Sven, nordico protestante, si è adattato alle abitudini e ai difetti romani nei suoi trent’anni in città, ma non abbastanza da essere pienamente accettato. Anche gli amici “pasoliniani” spesso lo criticano. All’interno del gruppo di cicloattivisti e ambientalisti, i conflitti sono intensi: dovrebbero continuare con il loro “urbanismo tattico” in stile guerrigliero o cercare di collaborare con le istituzioni? Mentre Pietro e Giulia ignorano la minaccia di esproprio continuando a coltivare la loro terra, Sven partecipa al grande evento cittadino “Tevere Day”, sperando di ottenere un riconoscimento ufficiale per il Sentiero Pasolini. Sebbene le istituzioni sembrino inizialmente aperte, alla fine rifiutano di assumersi alcuna responsabilità. Nel giorno del “Tevere Day”, Sven e un centinaio di ciclisti trovano il sentiero bloccato dalle auto della municipale. La sconfitta è amara. Sven si ritira in una foresta isolata nel viterbese - la “foresta filosofica”, come la chiama - dove ascolta la “Fenomenologia dello Spirito” di Hegel mentre cammina. Le tensioni tra Sven e Mario aumentano. A volte, cedendo al suo lato oscuro, Sven sembra sabotare le sue relazioni umane. Sebbene provenga da un Nord razionale e avanzato, è irresistibilmente attratto dal Sud caotico, soleggiato e avverso alle regole. Sven e Mario litigano costantemente, si insultano e smettono di parlarsi per giorni, per poi riconciliarsi quando sul sentiero le attività si fanno secondo le regole. Per Mario pedalare nella natura è un atto d’amore e di fratellanza, per Sven è anche un’offerta di cicloturismo. Infine arriva il giorno in cui Giulia e Pietro debbono affrontare gli espropriatori al loro cancello. Solo la presenza di politici locali illuminati e di un picchetto di cittadini solidali ritarda l’inevitabile. Il tempo passa. Dopo quasi tre anni, come finirà questa battaglia combattuta da moderni Don Chisciotte? Mario si riconcilierà con il norvegese che continua a tracciare improbabili percorsi ciclistici, sperando di fare di Roma la capitale ciclabile d’Europa? I nemici continueranno a bloccare la costruzione del Sentiero Pasolini? Giulia e Pietro perderanno la loro terra a causa degli speculatori edilizi?