MARIO PUZO FILM FESTIVAL 11 - Tutti i premiati
Miglior Documentario
RUMOR HAS IT (SI DICE DI ME), di Isabella Mari:
Dall’esperienza di un laboratorio teatrale, in un quartiere difficile di Napoli, un gruppo di donne ci restituisce la preziosa testimonianza sul riscatto, la solidarietà, il coraggio e l’emancipazione, con le armi dell’ironia, della passione nel raccontarsi e grazie al sapiente utilizzo dell’autrice del linguaggio del corpo.
Menzione Speciale
LO SCHERMO NEGATO, di Niccolò Orlando:
Attraverso un prezioso, quanto necessario, lavoro di recupero, riemerge la figura creativa di Sirio Luginbuhl, autore sperimentale degli anni ’70, anarchico e conosciuto da una strettissima nicchia, esponente di primo piano del cosiddetto cinema “non ufficiale”, underground, di quel cinema ancora oggi amato e studiato da cinefili e artisti di tutto il mondo.
Premio Migliore Lungometraggio>
WATER LILIES, di Chanho Lee
Due ragazze arrivano dalla provincia a Seul per coronare i loro sogni. Una vuole fare l’attrice, l’altra si impiega in un ristorante. Sullo sfondo le prove del “Gabbiano” di Checov, e la delusione nascosta dietro l’angolo. Una parabola universale sulle aspirazioni individuali, le relazioni sociali, la solitudine e l’amicizia.
Menzione Speciale
DREAMS, di Elena Rotari
Fotografia dei diciottenni di oggi, tra il sogno di sfondare nella musica trap, l’insofferenza per lo studio, le pressioni familiari. Un racconto di formazione, girato con una spiccata personalità registica.
Premio Miglior Cortometraggio
Ya Hanouni, di Lyna Tadount e Sofian Chouaib
Primo Premio come Miglior Cortometraggio per la sua narrazione delicata ma toccante, per la capacità di trasformare un’intima scena familiare in un racconto universale, dove l’amore e la tenerezza si intrecciano con la brutalità improvvisa della guerra. Ya Hanouni colpisce per la finezza narrativa, l’intensità emotiva e una regia capace di condensare in pochi minuti la fragilità dell’esistenza e la resilienza dello spirito umano. In un perfetto equilibrio tra sguardo poetico e forza drammatica, il film ci ricorda che, anche tra le macerie, la vita può resistere.
Menzione Speciale per la Tematica
Alla Svizzera, di Domenico Pizzulo
“Per la capacità di raccontare, con uno sguardo fresco e ricercato, la storia universale di un giovane del Sud diviso tra radici e migrazione. Attraverso l’uso originale di materiali d’archivio e linguaggio filmico, il cortometraggio intreccia il vissuto del protagonista con quello di “We Boogie”, figura marginale e simbolica. Il risultato è una commedia ironica dal retrogusto amaro, che supera la folklorizzazione, toccando con delicatezza temi profondi come identità, emarginazione, salute mentale e spopolamento.
In soli 16 minuti il film riesce ad aprire uno squarcio sul presente, trasformando vicende individuali in riflessione collettiva. Per queste ragioni la giuria assegna al cortometraggio Alla Svizzera di Domenico Pizzulo la menzione speciale per la tematica.”
Menzione Speciale per la Tecnica
Taste of india, di Fabio Garofalo e Jacopo Santambrogio
Premio L’immaginale - Miglior Corto Sociale
El lado más bestia de la vida, di José Antonio Campos Aguilera
Se il mondo appare sempre più sottomesso alle logiche capitaliste, il cinema di José Antonio Campos Aguilera si arma dell’immagine e della scrittura per diventare opposizione. El lado más bestia de la vida, nella brevità dell’opera, inquadra con efficacia il nodo che tiene insieme tutti i temi sociali, nella stretta attualità: non è la crudeltà dell’esistenza, il caso fortuito, ma la razionalità economica che esclude di continuo l’umano. In scia della tradizione di Ken Loach, coniugando il quotidiano e la surreale ferocia del neoliberismo, El lado más bestia de la vida si aggiudica il premio come miglior corto sociale.
Menzione Speciale L’immaginale - Miglior Corto Sociale
Samsa, di Gianpiero Pumo
Ritrovando la vocazione autentica del cinema italiano, Samsa pone l’inquadratura all’altezza degli ultimi e dell’umanità lontana da sé. La regia di Gianpiero Pumo sa coniugare il personale tragico di Nasir e il dramma dell’immigrazione per tutte le vittime rimaste senza nome. Soprattutto ricorda agli spettatori l’importanza di guardare fuori dai propri salotti per ricostruire una gerarchia di valori e solidarietà per un futuro migliore. Per aver ribadito che quello che accade al mondo riguarda ognuno, Samsa vince la menzione speciale come miglior corto sociale.
Premio L’immaginale Migliore Attore Protagonista
Antonio Guerra per A piedi nudi, di Luca Esposito
Troppo velocemente avviene il passaggio dal gioco alla recitazione davanti alla macchina da presa, più che altro per la banale inconsapevolezza di poter coniugare i due estremi, perché recitare può e deve essere un gioco serissimo. Per questo motivo, apprezzando la coscienza e l’equilibrio nonostante la giovane età, conquista il premio come miglior interprete Antonio Guerra, per A piedi nudi. Che il conferimento del titolo sia motivo di ulteriore responsabilità per il lavoro personale e non il raggiungimento di un obiettivo.
Premio Esistenze Artificiali
The Prompt, di Francesco Frisari
L’intelligenza artificiale, al di là del dibattito tra apocalittici e integrati, è una nostra creazione, un nostro racconto. Il grande pregio del cortometraggio è quello di farci capire, senza ombra di dubbio, che le storie spesso si auto avverano nel modo in cui noi scegliamo di raccontarle. In una edizione dedicata alle esistenze artificiali, il premio non poteva che andare a The Prompt di Francesco Frisari
Premio Corti per la Sostenibilità Ambientale
Novavita, di Francesco Bruno Sorrentino e Antonio Genovese
Novavita è un messaggio potente di ottimismo e speranza. E’ stata particolarmente apprezzata la capacità di raccontare la volontà umana di far rifiorire la vita sulla Terra, non limitandosi a pura critica ma ispirando all’azione. L’opera che con un linguaggio narrativo evocativo celebra la rinascita, dimostra che la sostenibilità è prima di tutto una scelta di vita.
Premio Dimmi che Filtro Usi e Ti Dirò Chi Sei - Premio Slow Food
Irrelevante, di Joel Munu
Per essere un concentrato puro di insolenza, per aver saputo stigmatizzare l’abuso di artificialità, per l’ironica profanazione della sfera privata ai meri fini della spettacolarizzazione dell’insignificante, vince la sezione “Dimmi che filtri usi…” Irrelevante di Octubre Cinema diretto da Joel Munu
Premio School Days
I Posti Vuoti, di Viola Folador
Per l’ottima fotografia e l’efficace uso del linguaggio metaforico, capace di rendere chiaro e comprensibile ai bambini un tema complesso come la guerra. Un’opera evocativa ed estremamente incisiva nella sua brevità
Menzione Speciale School Days
Briciole di pane, di Carmina Rinaldi
Le emozioni che superano la tecnica, le pagine di storia che escono dai libri e generano condivisione e coinvolgimento anche dei più giovani. Tutto questo è briciole di pane, un corto che punta sul recupero della memoria attraverso i sentimenti, interpretati dal linguaggio universale della musica e delle immagini.
26/08/2025, 09:15